Storia e StorieDopo oltre 50 anni riapre al pubblico la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte

Napoli, Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, Carlo di Borbone, riapertura

Dopo oltre 50 anni riapre al pubblico la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte

È stata riaperta al pubblico questa mattina, dopo oltre 50 anni, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, costruita nel 1745 dall'architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice per volere del Re di Napoli Carlo di Borbone, oggi ridecorata dall’archistar Santiago Calatrava

Inserito da (Maria Abate), martedì 6 luglio 2021 17:27:54

È stata riaperta al pubblico questa mattina, dopo oltre 50 anni, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, costruita nel 1745 dall'architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice per volere del Re di Napoli Carlo di Borbone, oggi ridecorata dall'archistar Santiago Calatrava, con il sostegno economico della Regione Campania e con il supporto degli allievi dell'Istituto Superiore a Indirizzo Raro Caselli-De Sanctis, situato a pochi metri di distanza dalla Chiesa.

L'intervento di Calatrava va a completare la mostra "Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli",, a cura del direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger, e Robertina Calatrava. La rassegna presenta con 400 opere tra sculture, disegni, maquette.

Hanno presenziato all'inaugurazionel'architetto Santiago Calatrava, il ministro della Cultura Dario Franceschini e il direttore di Capodimonte Bellenger. Si è recato nella chiesa, e ha incontrato Calatrava, anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

«Oggi è una giornata particolare - ha affermato Franceschini - per molto tempo abbiamo dimenticato che la bellezza dell'Italia è il sedimentarsi degli stili gli uni sugli altri. Abbiamo ritenuto per molto tempo che non fosse possibile inserire l'arte contemporanea, qui invece vediamo, e ringraziamo Calatrava per questo dono, un mescolarsi in modo inedito di arte contemporanea e barocco. E' un esperimento straordinario che dovrà indicarci la strada».

«La luce di Napoli - ha sottolineato Calatrava - è una luce millenaria che continua a brillare e prende corpo in queste maestranze, artisti e persone capaci di fare della porcellana un miracolo. Ho grande rispetto per il lavoro dell'architetto Sanfelice e ho compreso la sfida: dare risposte armoniose che complementino quest'opera straordinaria che possiamo riportare a una vita che sia comprensibile nel nostro tempo».

«In uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, valorizziamo l'arte, la bellezza e la tradizione per attrarre turisti e creare lavoro per i giovani», ha commentato un affascinato Vincenzo De Luca.

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