Storia e StorieMaiori, dopo 7 mesi riapre il "Mammato". I titolari: «Non vediamo l'ora di riaccogliervi»

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Maiori, dopo 7 mesi riapre il "Mammato". I titolari: «Non vediamo l'ora di riaccogliervi»

Il 1° giugno, a Maiori, il "Mammato dal 1890" riprenderà l'attività interrotta il 24 ottobre 2020. Come da decreto, da martedì saranno consentite, infatti, le riaperture dei ristoranti e bar al chiuso, in zona gialla

Inserito da (Maria Abate), domenica 30 maggio 2021 17:20:11

Il 1° giugno, a Maiori, il "Mammato dal 1890" riprenderà l'attività interrotta il 24 ottobre 2020.

Come da decreto, da martedì saranno consentite, infatti, le riaperture dei ristoranti e bar al chiuso, in zona gialla. Dal 7 giugno, poi, il coprifuoco verrà spostato a mezzanotte, e il 21 giugno verrà abolito.

Segnali di una ripresa graduale, in linea con la bassa incidenza del Covid, che darà un po' di respiro alle tante attività costrette finora alla chiusura.

«7 mesi fa. Un periodo lungo, interminabile, che ha pesantemente provato tutti noi. Il virus cinese - si legge in una nota a mezzo Facebook del locale - ha stravolto le nostre vite e ci ha privato delle nostre certezze. In poco più di un anno abbiamo perso le nostre guide, i nostri pilastri. Alfonso e Antonietta. Il "boss" e "Fergie", regina indiscussa della cucina. I motori inesauribili che hanno trainato l'attività negli ultimi 60 anni. Gente di ben altra tempra. Si riparte dai loro insegnamenti, facendone tesoro, cercando di tutelare il patrimonio gastronomico che hanno costruito con sacrificio e passione e che ha trasformato negli anni, la "locanda" di Via Concerie - ripresa anche sulle foto degli alleati durante lo sbarco del 1945 - nell'elegante locale situato fronte-mare in via G. Amendola, con vista sulla splendida costa d'Amalfi. Divenuto nel tempo, punto di riferimento della gastronomia locale».

«Ripartiremo - annunciano i titolari - con la semplicità e la genuinità dei nostri piatti e lo faremo con la cortesia, l'accoglienza e il sorriso di chi svolge il proprio lavoro con amore e passione. Consapevoli della responsabilità che abbiamo nel continuare una "tradizione" giunta ormai alla quinta generazione. Ripartiremo nella certezza che continueranno a seguirci e nel caso, sapranno come farci sentire la loro presenza».

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