Storia e StorieTerremoto 1980: dopo 41 anni la ferita è ancora aperta

Terremoto, Costiera Amalfitana, Cava de' Tirreni

Terremoto 1980: dopo 41 anni la ferita è ancora aperta

Sono passati 41 anni dal quel terremoto che ha segnato in maniera indelebile i territori di Campania e Basilicata, seppellendo intere famiglie. Circa 3.000 i morti e un danno economico di oltre 26 miliardi di euro

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 23 novembre 2021 08:42:22

Era il 23 novembre 1980 e alle 19.34,53 una scossa di 90 secondi cancellò dalla carta geografica interi paesi seminando distruzione e morte, colpendo un'area di 17.000 chilometri che andava dall'Irpinia al Vulture, a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza.

Sono passati 41 anni dal quel terremoto che ha segnato in maniera indelebile i territori di Campania e Basilicata, seppellendo intere famiglie. Circa 3.000 i morti e un danno economico di oltre 26 miliardi di euro. In provincia di Salerno il bilancio ufficiale delle vittime fu di 674 morti e di 2.468 feriti, con interi paesi falcidiati. Anche alcuni cittadini di Cava de' Tirreni persero la vita in quel drammatico avvenimento: Olmina Matonti e Carmine Masullo con i loro nipotini Mariaolmina Masullo, di tre anni, e Flavio Giordano, di 8 mesi e Carmela Ferrara. In Costiera Amalfitana fu Tramonti a subire maggiori danni.

«Oggi - dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese - la capacita che abbiamo avuto di risollevarci da quel terribile momento ci deve guidare a rialzarci da un'altra ferita profonda: una pandemia che ha fatto vittime innocenti, che ha distrutto un tessuto sociale ed economico, sulla quale quindi siamo chiamati tutti a intervenire con grande responsabilità.
Come siamo ripartiti dopo il terremoto del 1980 così dobbiamo ripartire ora. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) affida a Province e Comuni il compito di programmare e gestire gli interventi che verranno finanziati per i territori. Ognuno di noi con il proprio ruolo, è chiamato in causa. Dobbiamo lavorare tutti compatti non solo per tutelare la salute pubblica dei nostri cittadini, ma il futuro e il bene comune di donne e uomini, di lavoratori e famiglie. Abbiamo superato un terremoto terribile che ha segnato la nostra storia - conclude Strianese - sono fiducioso che sapremo ricostruire e risollevarci dalla pandemia a sostegno delle nostre comunità. Noi come Provincia di Salerno ci siamo».

(Foto: il centro di Balvano, in provincia di Potenza, distrutto dal sisma, fonte Corriere della Sera)

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