Territorio e AmbienteDepuratore consortile a Maiori, Rispoli: «Per il principio di precauzione è bene considerare il rischio esalazioni»

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Depuratore consortile a Maiori, Rispoli: «Per il principio di precauzione è bene considerare il rischio esalazioni»

Tra i motivi del “No” del Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” e dei cittadini che si battono per la condotta sottomarina c’è il fattore esalazioni maleodoranti, che disturberebbe non solo i residenti, ma anche i turisti

Inserito da (Maria Abate), giovedì 6 maggio 2021 18:15:07

«L'impianto sarà coperto da un parcheggio, quindi non costituirà un danno estetico e sarà funzionale». Così dichiarò Simone Venturini, direttore di Technital e progettista dell'intervento, parlando del depuratore consortile a Maiori, durante il convegno in streaming "Risorsa mare" dello scorso 26 marzo.

Tra i motivi del "No" del Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" e dei cittadini che si battono per la condotta sottomarina c'è il fattore esalazioni maleodoranti, che disturberebbe non solo i residenti, ma anche i turisti.

Sempre in quell'occasione, il progettista illustrò brevemente il sistema di deodorizzazione mediante scrubbing chimico/fisico a secco di cui sarà dotato il depuratore, assicurando che non ci saranno esalazioni fognarie.

Ma i cittadini non ne sono così convinti. È il caso di Vincenzo Rispoli, leader di "Nuova Primavera Maiorese", che pone l'esempio del depuratore in contrada Padula, a Montenero di Bisaccia, dove i residenti e i turisti lamentano puzze acri la sera, che hanno richiesto l'intervento dello stesso sindaco. L'avvocato si rifà al principio di precauzione, ossia una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche sulla gestione delle questioni scientificamente controverse.

«Il principio di precauzione, soprattutto in area a tutela ambientale ed a vocazione turistica, impone scelte conseguenti.Un impianto industriale a monte del paese, ad 85 metri sul livello del mare; pompe di sollevamento che sparano tonnellate di reflui in salita per 2 kilometri; possibile sottodimensionamento soprattutto nel periodo estivo; valle con venti dominanti in direzione monti-mare... Tutto questo comporta rischi inammissibili (anche perché prevedibili) per la NOSTRA TERRA E LA NOSTRA ECONOMIA», dichiara Rispoli.

 

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