Territorio e AmbienteDepuratore Maiori, consiglieri Forza Italia a presidente Provincia Strianese: «Chi ha deciso modifiche a progetto?»

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Depuratore Maiori, consiglieri Forza Italia a presidente Provincia Strianese: «Chi ha deciso modifiche a progetto?»

Con un'interrogazione dettagliata, il gruppo consiliare di Forza Italia, rappresentato da Valerio Longo e Giuseppe Ruberti, dopo aver ricostruito l’iter procedurale dell’opera pubblica in questione, chiede al presidente dell’ente competente, la Provincia di Salerno, ovvero Michele Strianese, i motivi della modifica del progetto rispetto a quanto deliberato nel 2016 a Maiori

Inserito da (Maria Abate), martedì 16 marzo 2021 09:04:00

Grazie anche all'azione del Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana", il tema del depuratore consortile ha ricevuto l'attenzione delle istituzioni politiche a livello sovracomunale.

Con un'interrogazione dettagliata, il gruppo consiliare di Forza Italia, rappresentato da Valerio Longo e Giuseppe Ruberti, dopo aver ricostruito l'iter procedurale dell'opera pubblica in questione, chiede al presidente dell'ente competente, la Provincia di Salerno, ovvero Michele Strianese, i motivi della modifica del progetto rispetto a quanto deliberato nel 2016 a Maiori.

In data 20 giugno 2016, il Consiglio Comunale di Maiori fu chiamato ad esprimere il proprio voto in merito alla "delocalizzazione" dell'impianto di trattamento delle acque reflue a servizio dei comuni di Maiori e Minori, che la precedente amministrazione aveva approvato fosse realizzato alle spalle dell'hotel "Sole Splendid", in uno dei luoghi più belli della costa d'Amalfi, in Costa d'Angolo (estremo est del lungomare di Maiori), con vista sulla Torre dei Normanni.

Quindi, con il Decreto Dirigenziale n. 206 del 16 aprile 2018 il Dipartimento 50 della Giunta Regionale della Campania ha preso atto della coerenza delle operazioni con l'obiettivo specifico 6.3 "Miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto" e con l'azione 6.3.1, finalizzata a potenziare le infrastrutture con priorità alle reti di distribuzione, fognarie e depurative per usi civili ed ha ammesso a finanziamento, per un importo complessivo di € 89.858.473,03 a valere sulle risorse del POR FESR Campania 2014/2020, le operazioni riportate con Beneficiario la Provincia di Salerno. Con il medesimo Decreto Dirigenziale Regionale il Comparto attuativo n. 6 (Area Reginna Maior) è stato ammesso a finanziamento:

11.949.759,00 euro per i comuni di Maiori e Minori, 5.093.118,00 euro per i Comuni di Cetara e Tramonti.

Pertanto, nella seduta del consiglio Provinciale del 20.12.2018, l'allora consigliere provinciale Fulvio Mormile di Minori manifestava perplessità circa lo stato dell'arte dei lavori, avendo anch'egli la certezza che si parlasse di depuratore a servizio dei soli paesi di Maiori e Minori.

L'iter procedurale proseguiva e il progetto definitivo veniva trasmesso dalla Provincia di Salerno al Comune di Maiori nel novembre 2019 per l'acquisizione del parere della Commissione Locale per il Paesaggio del giorno 5 febbraio 2020.

«In quella seduta, stante la lettura degli atti, è dato presumere che vi siano state richieste dei tecnici della commissione di integrazioni al progetto che, una volta integrato risulta poi rimandato al Comune di Maiori nel marzo 2020 per approdare nuovamente in commissione il 6 ottobre 2020», scrivono i consiglieri provinciali FI.

In tutte le relazioni allegate alle tavole progettuali si legge chiaramente che il progetto, così come modificato, del costruendo impianto di depurazione dei comuni di Maiori e Minori in località Demanio sarà al servizio dei comuni di Maiori, Minori, Scala, Ravello e Atrani e che allo stesso giungeranno anche i reflui depurati del Comune di Tramonti.

«In sintesi, in località Demanio - spiegano i consiglieri Longo e Ruberti - confluiranno i reflui di sei comuni e non già di due comuni, come da indicazioni originarie. Dagli atti emergerebbe, inoltre, anche la previsione, in copertura al progettato impianto, di un'isola ecologica di livello sovra-comunale. La località Demanio di Maiori, dunque, parrebbe essere stata individuata (non è chiaro da chi!) quale punto di raccolta e trattamento reflui e quale punto di raccolta rifiuti; entrambi di livello sovra comunale».

E aggiungono: «A prescindere dalla condivisibilità o meno del merito delle modifiche progettuali adottate, che non sembrerebbero in linea con l'indirizzo inizialmente indicato dal Consiglio Comunale di Maiori, dalla vicenda rappresentata emergerebbe che i tecnici avrebbero presumibilmente assunto "autonomamente" decisioni dissonanti con quanto deliberato dall'Istituzione demandata a fornire l'indirizzo politico ed amministrativo», anziché «rinvenire le migliori soluzioni tecniche per consentire l'attuazione di quanto disposto da chi ha responsabilità politiche ed amministrative».

Per questo, Ruberti e Longo chiedono al presidente Strianese «chi abbia deciso di includere Ravello, Scala, Tramonti ed Atrani nel progetto dell'impianto di Maiori/Minori, se tale decisione sia stata o meno condivisa con i Sindaci dei Comuni interessati ed in particolare di Maiori e Minori, se sia possibile modificare radicalmente un progetto senza passare dai Consigli comunali degli Enti interessati, se nella redazione di modifiche progettuali sia possibile o meno eludere le prescrizioni della Commissione Locale per il Paesaggio dei Comuni che ospiteranno l'impianto in questione, quale sia stato l'atto amministrativo intervenuto tra il 2017 ed oggi che abbia dato la possibilità di variare radicalmente il progetto».

E chiedono di essere messi a conoscenza «se il sindaco di Maiori Antonio Capone abbia partecipato alla variazione sostanziale del progetto, anche in considerazione che in pubbliche assise affermava che già mai l'impianto sarebbe stato utilizzato per altri comuni se non per quelli di Minori e Maiori».

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