Territorio e AmbienteInquinamento elettromagnetico a Dragonea, la rabbia Comitato locale: «Installati nuovi ripetitori abusivi!»

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Inquinamento elettromagnetico a Dragonea, la rabbia Comitato locale: «Installati nuovi ripetitori abusivi!»

«Un film ormai visto e rivisto da anni. - spiega il Comitato - Nonostante l'impegno di alcuni nostri cittadini negli anni passati di portare in primo piano questo problema quale causa dei danni alla salute che un'altra concentrazione di onde radio può causare».

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 31 maggio 2022 11:12:57

Con una nota affidata ai social e agli organi stampa, il Comitato Civico Dragonea interviene sul «problema dell'installazione indiscriminato sul territorio delle antenne di telecomunicazioni».

«Un film ormai visto e rivisto da anni. - spiega il Comitato di Vietri sul Mare - Nonostante l'impegno di alcuni nostri cittadini negli anni passati di portare in primo piano questo problema quale causa dei danni alla salute che un'altra concentrazione di onde radio può causare».

A far tornare all'attualità il problema è l'episodio di mercoledì scorso. Stando al comitato sono stati installati «altri 4 moduli sui tralicci che si ergono nei pressi delle palazzine di Iaconti».

Qui di seguito, il racconto dei membri del comitato:

«Un residente del posto ci ha immediatamente avvisato che una ditta, presumibilmente napoletana, era intenta all'installazione di ulteriori corpi di trasmissione, sia da parte nostra che degli abitanti della zona sono stati subito avvisati gli agenti della Polizia Municipale, dopo un primo sopralluogo avvenuto in mattinata gli operatori sul posto sembravano affermare che stessero operando solamente una semplice attività di manutenzione, in realtà, nel pomeriggio a seguito dell'insistenza di un nostro cittadino che notava ancora diversi furgoni sul posto, un secondo sopralluogo dei vigili accertava che in realtà si trattasse di un'operazione di nuova installazione di ben 4 moduli ripetitori. Le foto che vi mostriamo rendono molto bene l'idea di quanto avvenuto.

Ieri mattina ci siamo nuovamente messi in contatto con la polizia locale per avere una conferma precisa di quanto sostenessero i cittadini del posto, e stante a quanto ci è stato comunicato, la ditta che ha installato quei nuovi moduli ha operato senza le dovute autorizzazioni pertanto gli agenti stanno proseguendo le indagini per prendere i necessari provvedimenti del caso. L'inquinamento elettromagnetico nella nostra frazione è "un mostro silenzioso" di cui si ha paura anche solo a nominarlo. Tanti gli annunci e le promesse fatte negli anni passati da parte dell'amministrazione locale di garantire un monitoraggio costante delle radiazioni elettromagnetiche sul nostro territorio, come anche un maggiore controllo volto a sventare il fenomeno delle installazioni abusive ed indiscriminate di nuove antenne.

Agli annunci, alle tante parole spese, purtroppo, di fatti ne abbiamo visti ben pochi. A detta di molti cittadini, possiamo dire che siamo all'anno "Zero". Ora più che mai è necessario che chi di dovere prenda in mano le redini di questo terribile "gioco" che continua a minacciare la vita di tanti nostri cittadini e faccia davvero qualcosa per contenere questo fenomeno. I cittadini, molti, stanchi e rassegnati non possono più sopportare sulla loro pelle una questione che molto spesso rappresenta un interesse solo di qualche privato. E' il tempo che si inizi a vedere ed affrontare il problema con un impegno concreto, a partire dal monitoraggio preciso e costante del territorio, con società magari che non si "occupano" allo stesso tempo di installazione, bensì di certificazione e di controllo. I cittadini anche su questo non si tirerebbero senz'altro indietro nel dare supporto all'amministrazione comunale, se essa vorrà. Ora è il tempo di FARE più che di dire. Sulla Salute dei nostri cittadini, dei nostri Bambini non si può più scherzare. Ringraziamo vivamente ai tanti cittadini, in particolare il sig. Angelo per averci incaricato di approfondire questo vero e proprio dramma del nostro territorio».

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