Territorio e AmbientePositano. Segnaletica abbattuta sul sentiero che porta a Santa Maria del Castello /Foto

Gradillo, Cappullo, Positano, Costiera Amalfitana, Santa Maria del Castello, Penisola Sorrentina

Positano. Segnaletica abbattuta sul sentiero che porta a Santa Maria del Castello /Foto

Sradicato un cartello informativo, all'apparenza un atto vandalico è risultato invece segno della mancanza di manutenzione del territorio

Inserito da (Admin), domenica 30 agosto 2020 08:58:01

Quella che sembrava l'ennesima bravata lungo i nostri sentieri si è rivelata presto come mancanza di manutenzione del territorio. Siamo all'inizio del percorso che da Gradillo porta in località Cappullo, un sentiero utilizzato per raggiungere, da Montepertuso, l'area di Santa Maria del Castello.

Questa mattina ci era stata segnalata la presenza di una panchina di ristoro per i viandanti divelta sul tracciato ed un cartello informativo all'apparenza sradicato dal terreno.

Avevamo immediatamente pensato ad un atto vandalico di qualche sconsiderato ed invece la verità ci è stata comunicata dal sempre attivo Fabio Fusco, contattato dalla nostra redazione telefonicamente: «Forse quando sono stati installati avrebbero dovuto creare una base di cemento. Il legno è marcito e poi la natura ha fatto il resto. Quella che sembra una panchina capovolta, altro non è che la copertura a casetta che stava sulla tabella»

La segnaletica dei nostri sentieri deve considerarsi manufatto, se non altro perché tale la considera l'art. 15 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada, ndr), ai sensi del quale «Su tutte le strade e loro pertinenze è vietato danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale ed ogni altro manufatto ad essa attinente».

Di conseguenza, secondo le interpretazioni più stringenti, danneggiare la segnaletica dei sentieri potrebbe essere punito non solo con una sanzione pecuniaria ma anche con un deferimento penale alle autorità competenti.

Resta però la difficoltà di individuare gli autori di simili gesti, come è ancora più difficile scovare i delinquenti che ogni anno incendiano le nostre montagne, come accaduto ieri a Laurito.

Da più parti si invoca l'utilizzo di nuove tecnologie, come droni che sorveglino le aree e telecamere di sorveglianza attiva nei punti più sensibili.

Questa volta però non si è trattato di un atto vandalico ma semplicemente di una mancanza di manutenzione al sentiero.

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