Territorio e AmbienteScuola e ripartenza, Presidi lamentano incertezze. Si discute su tamponi gratuiti a chi non ha Green Pass

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Scuola e ripartenza, Presidi lamentano incertezze. Si discute su tamponi gratuiti a chi non ha Green Pass

Si tornerà ovunque in presenza e il personale scolastico dovrà avere il Green Pass, pena sospensione. Ma domani, 24 agosto, è previsto l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati per discutere della ripresa

Inserito da (Maria Abate), lunedì 23 agosto 2021 16:20:48

Manca ormai poco all'avvio nel nuovo anno scolastico e i primi a rientrare sui banchi saranno gli studenti della Provincia Autonoma di Bolzano, il 6 settembre.

La maggior parte delle Regioni ha deliberato l'avvio dell'anno scolastico per il 13 settembre (Lombardia, Valle d'Aosta, Piemonte, Veneto, Lazio, Basilicata, Abruzzo, Emilia-Romagna, Umbria e Provincia Autonoma di Trento). In Sardegna l'avvio dell'anno scolastico è previsto per il 14 settembre. A seguire, il 15 settembre, riprenderanno Toscana, Campania, Liguria, Marche e Molise, mentre il 16 settembre è la volta di Friuli Venezia Giulia e Sicilia.

Gli ultimi a tornare sui banchi saranno gli studenti di Puglia e Calabria, il 20 settembre.

Si tornerà ovunque in presenza e il personale scolastico dovrà avere il Green Pass, pena sospensione. Ma domani, 24 agosto, è previsto l'incontro tra il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e i sindacati per discutere della ripresa.

Si parlerà anche della possibilità di prevedere tamponi gratuiti per i non vaccinati, ma soltanto per chi effettivamente non ha potuto vaccinarsi per motivi sanitari, mentre i sindacati contestano questa interpretazione.

«La confusione e le incertezze su come avverrà la ripresa regnano sovrane sia tra i politici sia tra gli amministratori. Sarà l'attività didattica a riprendere il 13 mentre l'intera organizzazione scuola, quella che permetterà il ritorno alla didattica dei ragazzi anche se ancora non abbiamo certezze in quale modo, inizia il 1 settembre e in alcuni casi anche oggi con gli esami per il recupero dei debiti scolastici». Lo ha detto all'ANSA Mario Rusconi, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi -Roma.

«Sul Green pass non vi è una direttiva adeguata per le scuole, per le quali è impensabile il controllo quotidiano del GP all'ingresso dei docenti, sarebbe sufficiente che la Regione comunicasse i dati del personale che non ha il GP, previo invio dei nominativo da parte delle scuole. La politica sembra non conoscere, o peggio far finta di non conoscere, la scuola al suo interno, come sia organizzata e come funzioni, qual è il lavoro che il personale tutto (presidi, docenti e ATA) svolga quotidianamente per consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti di frequentare la scuola», ha chiosato.

Gli fa eco Cristina Costarelli, presidente Anp-Lazio: «Anche se nella nostra regione il numero dei vaccinati sembra essere alto, per cui l'indice dei green pass dovrebbe essere elevato, questo stato di poca chiarezza sui comportamenti da tenere crea certamente confusione tra il personale, le famiglie e tra gli stessi ragazzi. Ad esempio il distanziamento e l'utilizzo delle mascherine in classe è un ulteriore problema. Da un lato l'obbligo di indossare le mascherine fino a 6/8 ore, dall'altro la preoccupazione per la diffusione dei contagi dal momento che nella maggior parte dei casi il distanziamento non sarà possibile per la nota carenza di spazi rispetto al quale chi di competenza, Enti Locali, non è intervenuto. Restiamo anche in attesa di notizie sullo scaglionamento degli orari d'ingresso, dopo aver rappresentato le criticità che essi comportano al prefetto di Roma, e sollecitando l'adeguamento dei trasporti pubblici».

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