CronacaAd Amalfi calcinacci dall’arcata su cui poggia la SS163 da sessant'anni, Laudano avverte: «Un giorno bus cadrà a mare»

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Ad Amalfi calcinacci dall’arcata su cui poggia la SS163 da sessant'anni, Laudano avverte: «Un giorno bus cadrà a mare»

Laudano è tornato a ripresentare l’urgenza di un intervento: «Se non ci sbrighiamo qualche bus carico arriva sugli scogli». Nastri: «Quel lavoro di allargamento a sbalzo della strada risale, credo, ai primi anni sessanta del secolo scorso (se non proprio alla fine degli anni cinquanta). Che io sappia, nessuno ci ha mai più messo le mani, nemmeno per l'ordinaria manutenzione»

Inserito da (Maria Abate), giovedì 15 aprile 2021 16:04:02

Lungo tutta la Ss163 insistono crepe profonde a livello della sede stradale, lungo tutta la ringhiera, che rendono facilmente intuibile la necessità di verifiche di stabilità. A Maiori una lunga rete da cantiere arancione in polietilene ricopre dal 2016 la ringhiera, affianco alla quale una grossa crepa lungo tutta la ringhiera lascia ben intuire che vi sia un cedimento laterale della strada. Spaccatura che è evidente anche a Minori, lungo la strada che dal campetto sportivo del Lungomare California conduce alla "Torricella".

Ad Amalfi l'arcata sottostante la Statale SS163 Amalfitana, all'imbocco di Via Pantaleone Comite, è soggetta a cedimento di pietre e pezzi di calcestruzzo.

A segnalarlo, nel luglio 2020, fu il consigliere di minoranza Gianluca Laudano, che avvertiva: «Ogni 15 giorni cadono pietre e pezzi di calcestruzzo, invito chi di dovere ad intervenire a tutela della pubblica incolumità».

Una richiesta ignorata, che invece ha trovato ascolto ad Atrani, dove fino al 30 aprile si lavora alla messa in sicurezza del viadotto dopo la caduta - ravvisata l'estate scorsa - di pulviscolo dalla roccia soprastante lo "Scoglio a pizzo".

Per questo, Laudano è tornato a ripresentare l'urgenza di un intervento: «Se non ci sbrighiamo qualche bus carico arriva sugli scogli».

Al consigliere di opposizione non convince nemmeno la passerella pedonale a sbalzo che dovrebbe sorgere esternamente alla Statale, dal bivio di Castiglione ad Amalfi, a tutela dell'incolumità dei cittadini che percorrono quel punto a piedi. «In quanto a progetti futuri, basta che sacrifichiamo 3/4 posti auto lato interno e non roviniamo la fotografia più bella del mondo. Il cemento armato non regge più neanche il 20% di quello che dovrebbe reggere. Spendiamo soldi in manutenzione, questa sì che è una grande opera. Per le passerelle già ne facciamo molte dalla mattina alla sera», scrive.

A commentare il post su Facebook, arricchito di fotografie, il decano dei giornalisti della Costa d'Amalfi Sigismondo Nastri, che scrive: «Quel lavoro di allargamento a sbalzo della strada risale, credo, ai primi anni sessanta del secolo scorso (se non proprio alla fine degli anni cinquanta). Si deve al coraggio di in tecnico dell'Anas, l'ing. Bancale (se ricordo bene), e alle sollecitazioni del sindaco dell'epoca, Amodio. Che io sappia, nessuno ci ha mai più messo le mani, nemmeno per l'ordinaria manutenzione. E lì, quando il mare sbuffa, battono forte le onde».

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