Economia e TurismoL’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali scrive a sindaci Costiera Amalfitana: «La crisi la paghino i ricchi!»

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L’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali scrive a sindaci Costiera Amalfitana: «La crisi la paghino i ricchi!»

«La crisi strutturale, internazionale, non può essere pagata da chi produce ricchezza; non può essere pagata dai lavoratori». A dirlo è l’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali in una lettera inviata ai sindaci della Costiera Amalfitana affinché facciano il possibile per tutelare la categoria

Inserito da (Maria Abate), venerdì 15 maggio 2020 20:32:00

«La crisi strutturale, internazionale, non può essere pagata da chi produce ricchezza; non può essere pagata dai lavoratori».

A dirlo è l'Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali in una lettera inviata ai sindaci della Costiera Amalfitana affinché facciano il possibile per tutelare la categoria.

In seguito all'incontro dello scorso 11 maggio ad Amalfi, con il Sindaco Daniele Milano, tenuto conto del Decreto Rilancio del 13 maggio 2020, l'ANLS, insoddisfatta delle misure prese dal Governo, ha messo su carta le proprie richieste.

«È necessaria un'immediata attivazione, da parte dei comuni della Costiera Amalfitana, di una serie di provvedimenti che mettano al primo posto chi è rimasto senza reddito alcuno, ossia lavoratori con contratto a tempo determinato, non rinnovabile, causa Covid-19, e disoccupati. Che si inizi con l'annullare tutti i tributi comunali per queste categorie», si legge nel Comunicato stampa, che riportiamo di seguito.

«Chiediamo, altresì, un sostegno al canone di locazione, attraverso l'erogazione diretta e immediata di un contributo economico. La Politica, anche quella locale, deve compiere una scelta coraggiosa. Nel nostro territorio, ricco, prospero, fortunato, questo vuol dire schierarsi dalla parte delle famiglie che sopravvivono, con sacrifici e limitazioni costanti, di lavoro occasionale, stagionale, a tempo determinato.

È giunto il momento di ripensare alla distribuzione delle ricchezze, stabilendo un nuovo ordine di priorità che veda le esigenze dei lavoratori non più sacrificate per favorire quelle di commercianti, albergatori, eccetera. La storia e la cultura della Costiera non possono correre il rischio di dover affrontare episodi di micro e macro criminalità, legati alle contingenze. Al governatore De Luca chiediamo qualcosa in più della semplice propaganda elettorale: un sussidio regionale, di minimo 300euro, da assegnare a tutti i lavoratori, di ogni categoria, rimasti senza stipendio. Restiamo disponibili al confronto e, in attesa di un qualche provvedimento che possa garantire dignità, soprattutto sul lungo periodo, manifestiamo la forte solidarietà tra tutti i lavoratori di ogni settore, pronti a rivendicare, con fermezza e nei modi più disparati, il diritto a campare. IL LAVORO È DIGNITÀ, NON CARITÀ!».

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