Salute e BenessereTrovate 13 sequenze cancellate del Covid-19: si ipotizza tentativo della Cina di occultare origine virus

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Trovate 13 sequenze cancellate del Covid-19: si ipotizza tentativo della Cina di occultare origine virus

Sulla scoperta si è espresso anche Francesco Broccolo, virologo dell'Università Bicocca di Milano, che all’ANSA ha dichiarato: «Non vi è alcun motivo scientifico per rimuovere da una banca dati delle sequenze di virus già depositate»

Inserito da (Maria Abate), giovedì 24 giugno 2021 17:19:56

Sono in corso, com'è noto, indagini sulle origini del Covid-19. Una scoperta è stata fatta dal ricercatore americano Jesse Bloom, del Fred Hutchinson Cancer Research Center, che ha identificato dati che contengono sequenze del virus che risalgono all'inizio dell'epidemia di Covid-19 a Wuhan e che erano state rimosse deliberatamente dall'archivio delle sequenze dei National Institute of Health (Nih) americani.

Il ricercatore, come si legge sul sito della rivista Science, ha recuperato i file cancellati da Google Cloud e ricostruito le sequenze parziali di 13 virus dei primi tempi dell'epidemia per poi elaborare una teoria.

Secondo Bloom, un gruppo di ricercatori cinesi avrebbe raccolto campioni di virus dai primi malati di Covid-19 a Wuhan, pubblicato le sequenze virali sulla banca dati americana Sequence Read Archive e poi le avrebbe rimosse «per oscurarne l'esistenza».

Per alcuni ricercatori, si legge sul sito della rivista Science, queste affermazioni rinforzano i sospetti sul fatto che la Cina abbia qualcosa da nascondere sulle origini della pandemia, mentre molti altri non ci vedrebbero nulla di strano perché i ricercatori cinesi hanno pubblicato più tardi le informazioni sul virus in una forma diversa e perché le sequenze di virus ora recuperate aggiungono ben poco a ciò che già si sa sulle origini di questo coronavirus.

Sulla scoperta si è espresso anche Francesco Broccolo, virologo dell'Università Bicocca di Milano, che all'ANSA ha dichiarato: «Non vi è alcun motivo scientifico per rimuovere da una banca dati delle sequenze di virus già depositate».

«Le 13 sequenze ricostruite dal ricercatore americano - ha spiegato - presentano delle mutazioni che rendono il virus molto più somigliante al coronavirus del pipistrello e invece non sono presenti nel SarsCov2 che si è diffuso successivamente con l'epidemia... Perché dunque sono state rimosse queste sequenze? Sembra che non si voglia far capire che l'origine del virus sia nel pipistrello, perché nel laboratorio di virologia di Wuhan da quasi un anno si lavorava sul coronavirus del pipistrello».

È possibile, secondo l'ipotesi avanzata da Broccolo, «che in laboratorio si sia 'forzato' l'isolamento del coronavirus del pipistrello su colture di cellule umane. In questo modo il virus sarebbe mutato in modo tale da riuscire a entrare nelle cellule umane. Una volta che il virus ha acquisito queste caratteristiche, è possibile che magari un tecnico di laboratorio sia rimasto contagiato».

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