Storia e Storie35 anni fa l'assassinio di Giancarlo Siani, al giornalista ucciso dalla camorra tesserino da professionista alla memoria

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35 anni fa l'assassinio di Giancarlo Siani, al giornalista ucciso dalla camorra tesserino da professionista alla memoria

A consegnare il tesserino alla famiglia di Giancarlo, Carlo Verna e Ottavio Lucarelli, presidenti, rispettivamente, dell'Ordine nazionale e regionale campano dei giornalisti

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 23 settembre 2020 15:50:33

«Legalità significa lavoro vero ai giovani. Il tesserino di professionista alla memoria a Giancarlo Siani consegnato ai familiari è una scelta etica che va nel segno della legalità e del lavoro vero per le nuove generazioni di giornalisti. Giancarlo è sempre più un simbolo per l'informazione corretta e libera da condizionamenti e ricordarlo significa soprattutto portare avanti ogni giorno il suo messaggio per il lavoro e la lotta alla camorra. Troppi giovani giornalisti continuano ad essere sfruttati e massacrati con paghe da fame».

A dirlo è il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Ottavio Lucarelli, nel giorno in cui si ricordano i 35 anni dal brutale assassinio del giovane cronista de Il Mattino di Napoli, autore di coraggiosi articoli sulle attività criminali dei clan della camorra e sui loro conflitti interni.

La sera del 23 settembre del 1985, il giornalista del Mattino parcheggiò la sua Citroen Mehari, di colore verde, davanti alla sua abitazione di Napoli. Non ebbe nemmeno il tempo di scendere: dal buio avanzarono due sicari e lo uccisero con 10 colpi di pistola, una Beretta calibro 7.65, per poi scappare a bordo di uno scooter. Appena quattro giorni prima Giancarlo aveva compiuto ventisei anni e aveva festeggiato con una buona notizia: non sarebbe stato più precario al giornale, il direttore aveva una lettera pronta di assunzione, mancava solo la firma. Il giorno seguente la notizia della sua morte fu data dal Mattino in tre colonnine di spalla: la camorra faceva troppa paura.

«Giancarlo Siani fu ucciso per l'onestà e l'intelligenza con cui onorava il diritto alla libera informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di chi ne tirava le fila. Siani è stato testimone del miglior giornalismo». Questo il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inoltrato al Presidente della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, Gianmario Siani.

Ebbene, da oggi Giancarlo Siani è giornalista professionista: l'Ordine nazionale e quello regionale campano dei giornalisti hanno consegnato alla sua famiglia il tesserino bordeaux, nel corso di una cerimonia alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico.

«Giancarlo Siani rappresenta una figura importantissima per Napoli, un giornalista di 26 anni, ucciso in quel modo - ha detto Fico - per fare il suo lavoro, è un esempio positivo, che ricorda anche quanto la nostra città e la nostra regione siano feroci».

Per il fratello Paolo Siani, parlamentare del Pd, «Oggi Giancarlo rivive non solo attraverso il suo volto sorridente di giovane di 26 anni, ma parla ai napoletani. Questo è il segnale che le cose si modificano ma ci vuole impegno, coraggio e perseveranza».

A consegnare il tesserino alla famiglia di Giancarlo, Carlo Verna e Ottavio Lucarelli, presidenti, rispettivamente, dell'Ordine nazionale e regionale campano dei giornalisti.

(Foto: Il Mattino)

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