Storia e StorieAntonino Rianna spegne le sue prime 60 candeline

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Antonino Rianna spegne le sue prime 60 candeline

Un compleanno importante che segna il passaggio all'età matura

Inserito da (Massimiliano D'Uva), sabato 30 maggio 2020 16:47:01

Il 1960 è di certo uno degli anni simbolo del boom italiano, al culmine di quella ripresa che ha caratterizzato gli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale. In quel periodo il Financial Times assegnava gli "Oscar" alle monete, con la lira italiana riconosciuta dal mondo intero come una delle valute più forti.

Proprio nel mese di maggio, pochi giorni prima della nascita di Antonino Rianna, il fisico e ingegnere elettronico statunitense, Theodore Harold Maiman, inventò il raggio laser. E se il suo primo vagito fu proprio negli Stati Uniti, a New York dove è nato il 29 maggio, oggi la sua voce è percepita forte è chiaro dai membri della sua azienda, la sua squadra come gli piace ricordare, per i quali è l'indiscusso leader.

La passione per il suo lavoro, l'amore per la famiglia e per i suoi amati giardini sono stati ben rappresentati nella torta di compleanno, preparata dalla pasticceria Angelo di Praiano, che raffigura il suo Bus "Interno Positano" con una dolce zappa di zucchero a simboleggiare il rapporto privilegiato con la natura ed il duro lavoro.

A mancare l'appuntamento, non per sua volontà ma per colpa delle attuali restrizioni che vietano ancora il rientro da alcune regioni italiane, la figlia Valeria che, dal giorno della sua laurea, è ancora bloccata in Lombardia.

Conoscendo il valore che Antonino attribuisce alla stampa locale, quella seria e leale, lo abbiamo contattato questo pomeriggio per fargli i nostri auguri più sinceri e per avere, scherzosamente, le prime sensazioni sul nuovo status di "uomo maturo": «Devo essere sincero - ha esordito sorridendo al telefono - ero preoccupato per non aver avuto ieri la vostra telefonata. In tutta franchezza, i giorni che hanno preceduto il mio compleanno mi hanno portato a riflettere sugli anni passati e sul peso che inevitabilmente comportano. Oggi però mi sento veramente bene. Non avrei voluto voluto festeggiare, il momento è complicato e mia figlia è ancora a Milano, ma la mia famiglia mi ha fatto una bellissima sorpresa: sono felice.»

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