Storia e StorieLa seconda Pasqua senza battenti in Costa d’Amalfi, Reale: «Il vostro canto è la nostra storia»

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La seconda Pasqua senza battenti in Costa d’Amalfi, Reale: «Il vostro canto è la nostra storia»

«Non si ferma quel canto perché la forza di questa natura meravigliosa che ci circonda, è la musica di questa terra e di tante vite che l'hanno abitata, vite che si sono abbracciate alla croce e hanno trasformato la fatica, il dolore, il pianto nella gioia di una fede che risplende ancora»

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 31 marzo 2021 10:36:02

Per il secondo anno di fila, dopo anni di storia, i battenti non porteranno il Cristo Morto in processione. Una richiesta fatta dal delegato alla Sanità della Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi nonché Sindaco di Minori Andrea Reale, perché il corteo potrebbe «incentivare un flusso difficilmente gestibile di fedeli».

Ogni Venerdì Santo Minori spegneva le luci e si disseminava di lumini votivi, che ricreavano l'atmosfera perfetta per ricordare la morte del Salvatore. Ma nonostante questo stop temporaneo, si tratta di una tradizione che non andrà perduta. «Il canto dei battenti - ha dichiarato Reale - è la nostra storia, il cuore pulsante della nostra tradizione religiosa. Ogni scala che si inerpica sulle nostre verdi colline, ogni pietra che forma le scie ansanti dei nostri terrazzamenti, la valle che discende al mare, l'aria azzurra del Mediterraneo, custodiscono i passi, i suoni, i voli della fede di generazioni di uomini che hanno indossato quel camice bianco».

«Non si ferma quel canto - ha assicurato - perché la forza di questa natura meravigliosa che ci circonda, è la musica di questa terra e di tante vite che l'hanno abitata, vite che si sono abbracciate alla croce e hanno trasformato la fatica, il dolore, il pianto nella gioia di una fede che risplende ancora».

E ha proseguito: «Nemmeno questo male oscuro che ha sconvolto il mondo può fermare il lento e carezzevole incedere di quelle bianche note, note bianche d'amore, di afflato fraterno perché sono incise nell'anima di ogni minorese. Angeli bianchi contro il mostro nero e famelico cantano ancora e a loro si sono uniti altri angeli, nelle strade, nelle corsie di ospedali, nei pronto soccorso che ci vengono incontro, ci aiutano a non avere paura e a sperare che presto conquisteremo la nostra libertà».

«Io ne sono convinto e ve lo voglio augurare dal profondo del cuore», ha chiosato.

(Foto: Giuseppe Proto)

 

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