Storia e StorieLa storia di Renato e Annamaria, custodi di un luogo magico a Montepertuso /Foto /Video

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La storia di Renato e Annamaria, custodi di un luogo magico a Montepertuso /Foto /Video

Ingrid Muccitelli: «Renato e Annamaria sono le persone migliori che potevano custodire questi luoghi»

Inserito da (Admin), domenica 27 giugno 2021 18:23:42

"Un turismo che vuol bene al territorio e alla sua comunità non può più prescindere dalla sua dimensione e origine rurale." sono le parole utilizzate da Giacomo Miola per introdurre lo speciale di Linea Verde dedicato all'altra costiera, quella meno conosciuta e proprio per questo più autentica e sincera.

La puntata è andata in onda domenica scorsa alle 12.20 ma noi abbiamo atteso solo oggi per rilanciarla in modo da avere il tempo di raggiungere questo luogo magico e conoscere da vicino i protagonisti dello spaccato di vita reale.

Approfittando del pellegrinaggio a Montepertuso, dopo la messa di ieri, sabato 26 giugno, abbiamo raggiunto i giardini di Renato Vitale Cinque e sua moglie Annamaria Fusco.

Annamaria lascia con noi l'altare allestito sul buco di Montepertuso e ci fa strada a scendere per raggiungere la sua casa. Lungo la strada, con il suo fedele cagnolino, incontriamo Renato che ci racconta l'esperienza davanti alle telecamere di Linea Verde con la giornalista Ingrid Muccitelli. Durante il racconto ci mostra con orgoglio i suoi giardini, frutto di tanti sacrifici e di tanto lavoro.

A meravigliarci di più è però la forza di Annamaria. Appena entrati nel suo regno, mentre i nostri occhi sono attirati dagli animali di cortile, le galline, i maiali, la capretta e i conigli, Annamaria ci spiega di essere stata lei ad avviare Renato alla coltivazione: «Gli ho spiegato io tutto! Non sapeva fare niente, oggi invece guardate che capolavori» ci dice mostrandoci il bellissimo orto.

Nella loro casa abbiamo avuto modi di apprezzare quell'ospitalità genuina tipica di Positano e della Costa d'Amalfi. Per un attimo, il tempo di un buonissimo caffè, di un pan brioche fatto in casa, le lancette del nostro orologio sembravano tornate indietro all'epoca in cui siamo stati bambini (anni 70/80, ndr). Ascoltare Annamaria parlare dell'incendio che diversi anni fa distrusse la vegetazione di tutta l'area è stato un colpo al cuore: «La montagna porta ancora i segni di quello che è stato bruciato» ci ha detto Nello, il figlio più grande di Annamaria e Renato.

Eravamo saliti a Montepertuso per documentare la bellezza dei giardini e con essa abbiamo scoperto quella delle persone che curano e amano questi luoghi, consapevoli che lo splendore della Costiera Amalfitana è in gran parte merito loro.

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