Territorio e AmbienteE' guerra al posto "moto" a Positano

Positano, Costiera Amalfitana, Viabilità, Parcheggi

E' guerra al posto "moto" a Positano

spostare un motorino è reato? ecco cosa dice il codice della strada

Inserito da (admin), martedì 27 agosto 2019 19:12:35

Parcheggiare a Positano è sempre più complesso, non solo per i turisti che arrivano in auto (leggi qui l'articolo di Positano Notizie) ma anche per i residenti e i lavoratori della nostra meravigliosa cittadina.

Da tempo infatti è in corso una vera e propria "guerra" per il parcheggio dei motorini, combattuta anche con colpi bassi.

Residenti infatti lamentano il continuo e reiterato spostamento del proprio mezzo dallo stallo consentito in cui era stato parcheggiato, ad uno in divieto di sosta.

Di seguito il post social che sta alimentando le polemiche anche in alcuni gruppi Facebook: "Attenzione. A Positano c'è qualche furbetto (per non dire incivile) che si diverte a spostare il nostro motorino parcheggiato regolarmente alle 7 del mattino, in zone dove la sosta non è consentita... cosi che veniamo puntualmente multati. È successo già 3 volte, sapendo che siamo al lavoro e non possiamo controllarlo. Pare che ci siano anche tanti altri lavoratori a subire questo vile dispetto. Ci teniamo a dire al furbetto che i vigili sono stati allertati. Che sia ora di installare una bella telecamera?".

Teatro dei fatti è la strada che conduce al depuratore, luogo deputato al parcheggio di moto e scooter di residenti e lavoratori con contrassegno.

Purtroppo l'area non è video sorvegliata e, stando a quelli che sono i prezzi anche per parcheggiare moto e scooter a Positano (che può arrivare fino a 4 euro l'ora per una moto di cilindrata media, ndr), spesso agli avventori incivili conviene rischiare la carta "divieto di sosta" paradossalmente meno costosa di un parcheggio custodito.

Come tutelarsi da questo fenomeno di palese inciviltà?

Sfogliando l'edizione on line di DUERUOTE, giornale dedicato agli appassionati di Moto e Scooter, ci siamo documentati su cosa prevede il codice della strada in merito al parcheggio delle moto, come comportarsi con i posti a pagamento e le eventuali responsabilità civili.

Dove parcheggiare la moto non è proprio un quesito retorico visto che in Italia l'offerta di stalli dedicati alle due ruote motorizzate è inferiore al 5% del totale di mezzi circolanti.

Per moto e scooter vigono gli stessi obblighi di tutti gli altri veicoli. Quindi possono essere posteggiati negli stalli preposti, riservati alle moto. Che però sono una goccia nel mare e sono insufficienti a garantire un posto a tutti: anche a Positano.

Addirittura, secondo l'orientamento vigente e quando non diversamente espresso con una segnaletica ad hoc, potremmo parcheggiare a pagamento, all'interno delle strisce strisce blu. In questo caso il parcheggio è consentito a patto di pagare la sosta. Qui purtroppo sorge la questione-parcometro: se pago una sosta, come faccio ad esporre il contrassegno di pagamento, visto che la moto non ha un abitacolo chiuso come l'auto in cui custodirlo? A questo proposito la giurisprudenza ha un orientamento piuttosto altalenante: alcuni giudici di pace tendono a proteggere il motociclista che parcheggia sugli stalli blu, ma la normativa può anche essere interpretata in senso restrittivo. Ma in 99 casi su 100 la polizia municipale chiude un occhio (1% è la polizia municipale dei luoghi di villeggiature come la Costa d'Amalfi).

La sanzione prevista dall'articolo 158 del Codice della strada per i motoveicoli va da un minimo di 40 a un massimo di 164 euro.

Ma cosa succede se, parcheggiando il nostro scooter in uno stallo consentito, qualcuno lo rimuove a forza lasciandolo in divieto di sosta? La responsabilità del divieto (e di eventuali danni a terzi) resta in capo al proprietario del mezzo. E' importante quindi, quando si lascia il proprio veicolo (auto o moto che sia) in un parcheggio pubblico verificare sempre la copertura assicurativa RCA, per evitare che oltre al danno della multa, la beffa di dover risarcire qualcuno.

Spostare, senza il consenso del proprietario, una moto o uno scooter dal proprio stallo potrebbe addirittura configurare il reato di violenza privata. Quello che però resta complesso, soprattutto nell'area positanese in cui si sono svolti i fatti, è l'identificazione del trasgressore.

La polizia municipale di Positano, guidata dal comandante Sergio Ponticorvo, è impegnata quotidianamente nel contrastare gli atti di prevaricazione e di inciviltà mettendo in campo tutti gli agenti disponibili, non è escluso che venga ulteriormente ampliato il sistema di videosorveglianza cittadino al fine di evitare questi spiacevoli "incidenti".

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