Tu sei qui: AttualitàOslo, Nobel per la pace all'attivista iraniana Narges Mohammadi
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 6 ottobre 2023 21:24:41
Una gran bella notizia quella che arriva da Oslo e che grida fino a Teheran e al mondo intero: donna, vita, libertà.
Con questo slogan le donne iraniane in rivolta hanno fatto sentire la loro voce nella sala del Comitato norvegese a Oslo, pronunciato in farsi e in inglese dalla presidente Berit Reiss-Andersen appena prima di annunciare l'assegnazione del Nobel per la Pace a Narges Mohammadi.
Lei, l'attivista iraniana imprigionata per le sue battaglie per i diritti umani, contro la pena di morte e contro l'obbligo del velo.
Quell'obbligo che in Iran ha portato un anno fa alla morte di Mahsa Amini che era stata ricordata a un anno dalla sua scomparsa ancora con arresti e tentativi di soffocare la manifestazione da parte del regime.
Il Comitato ha riconosciuto e premiato "la coraggiosa lotta di Narges Mohammadi" che "ha comportato enormi costi personali: il regime iraniano l'ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate".
L'attivista e giornalista di 51 anni è tuttora detenuta nel famigerato carcere di Evin, a Teheran, dove gli ayatollah rinchiudono gli oppositori politici, ma da dove Mohammadi riesce ancora a far sentire la sua voce e a portare avanti la protesta.
Il Comitato norvegese, così come l'Onu e molti altri attori internazionali, hanno quindi rilanciato l'appello all'Iran a rilasciarla immediatamente.
Teheran ha reagito da par suo:
"Constatiamo che il Comitato ha attribuito il premio per la Pace a una persona che è stata riconosciuta colpevole di ripetute violazioni delle leggi e che ha commesso atti criminali", ha dichiarato il governo in un comunicato del ministero degli Esteri.
Il Nobel a Mohammadi vuole essere anche "una ricompensa alle centinaia di migliaia di persone che, nel corso di quest'anno, hanno manifestato contro le politiche di discriminazione e oppressione delle donne del regime teocratico", ha sottolineato Reiss-Andersen.
Il Nobel rilancia ora la mobilitazione per la sua liberazione, ma è improbabile, anzi impossibile, che Narges Mohammadi possa essere di persona a Oslo il 10 dicembre per ritirarlo.
Crederci è un dovere come fa chi manifesta quotidianamente contro un regime sempre più oppressivo.
E il Nobel per la Pace a Narges Mohammadi è uno spiraglio di luce dentro un soffio di libertà.
Norman di Lieto
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