Tu sei qui: AttualitàQuindici anni dall'alluvione: Atrani ricorda Francesca Mansi e tutte le vittime del dissesto idrogeologico
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 9 settembre 2025 10:24:28
Quindici anni sono trascorsi dal tragico 9 settembre 2010, ma per la comunità di Atrani il tempo non ha scalfito il ricordo. Il XV anniversario dell'alluvione che sconvolse il piccolo borgo della Costiera Amalfitana è stato celebrato con parole profonde, con il cuore rivolto a chi non c'è più, ma anche con lo sguardo puntato al futuro.
"Oggi il cuore della nostra comunità torna indietro nel tempo, a quel 9 settembre 2010 che ha segnato in maniera profonda la storia di Atrani" - scrive l'Amministrazione Comunale in una nota diffusa in occasione della ricorrenza. "Sono trascorsi quindici anni, eppure la memoria di quel giorno resta viva, scolpita nelle coscienze e nei ricordi di ciascuno di noi. È impossibile dimenticare il fragore dell'acqua e del fango, il terrore che invase le nostre strade, il silenzio improvviso che seguì alla distruzione."
Quella notte Atrani perse non solo infrastrutture, strade e sicurezza: perse Francesca Mansi, giovane piena di vita, travolta dalla furia del torrente Dragone. "Francesca non è soltanto memoria. Francesca è diventata simbolo di resilienza, la bussola che orienta il nostro impegno quotidiano."
Nel messaggio istituzionale si ricordano anche Ciccio Corvino, scomparso pochi giorni dopo quella tragedia, e Carmine Abate, vittima di una frana a gennaio 2010 al confine tra Amalfi e Atrani. "Storie diverse, un dolore comune: il dissesto idrogeologico che continua a minacciare la nostra terra e che ci chiama, ancora una volta, alla responsabilità."
Le opere realizzate e quelle in corso
Il bilancio dell'Amministrazione è articolato e dettagliato. "In questi anni non siamo rimasti fermi. Abbiamo fatto sentire la nostra voce, bussato a tutte le porte, scritto lettere e sollecitazioni, cercando di ottenere dei risultati concreti che oggi rappresentano la prova dell'impegno di tutti."
Tra i principali interventi elencati:
Messa in sicurezza dei costoni rocciosi, con un investimento totale di 3,6 milioni di euro;
Rifioritura della scogliera frangiflutti, opera strategica da 3,5 milioni, attualmente in fase di valutazione ambientale;
Adeguamento del deflusso del torrente Dragone, con fondi pari a 900mila euro;
Messa in sicurezza del Centro Operativo Comunale e installazione di un sistema di videosorveglianza nei punti più sensibili;
Aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile e avvio di un piano intercomunale di area vasta, grazie a un finanziamento regionale ottenuto insieme ai Comuni di Amalfi, Conca dei Marini, Furore, Praiano e Positano.
"La sicurezza di una comunità non si costruisce soltanto con i progetti e i finanziamenti. Si costruisce anche - e soprattutto - con il comportamento quotidiano di ciascuno di noi. Rispettare l'ambiente e il territorio: sono gesti semplici, ma fondamentali."
L'Amministrazione sottolinea anche l'avvio di interlocuzioni formali con la Regione Campania, l'Autorità di Bacino e i Comuni a monte, per creare un tavolo tecnico sulla manutenzione ordinaria delle opere idrauliche, ad oggi però "senza alcuna risposta".
La memoria come impegno
Nel messaggio alla cittadinanza, si ribadisce con forza il legame tra ricordo e azione, tra commemorazione e responsabilità. "La sicurezza di un borgo fragile come il nostro non si costruisce soltanto con le grandi opere. Si costruisce soprattutto con la pianificazione, che dà visione; con la programmazione, che dà concretezza; con la prevenzione, che riduce i rischi prima che diventino emergenze; e con la manutenzione, che preserva nel tempo il valore delle opere realizzate."
Una riflessione lucida e consapevole anche sulla crisi climatica: "Il dissesto idrogeologico non è una minaccia lontana: riguarda il 94% dei Comuni italiani, migliaia di frane ogni anno, una crisi climatica che rende gli eventi estremi sempre più frequenti e devastanti."
Poi un monito per il futuro:
"Care concittadine e cari concittadini, la nostra forza è la memoria, ma il nostro dovere è il futuro. Non possiamo permettere che tragedie simili si ripetano. Per questo continueremo a batterci, con fermezza e con tenacia, affinché Atrani sia più sicura, più forte, più consapevole. Atrani non dimentica. Non dimentica Francesca, non dimentica Ciccio, non dimentica Carmine e tutte le vittime del dissesto idrogeologico. Il dolore di ieri è la responsabilità di oggi, la bussola che ci guida verso un futuro migliore."
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