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Si è svolta ieri mattina, domenica 7 settembre, in Piazza San Pietro, alla presenza di circa 80.000 fedeli, la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Leone XIV per la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. L'evento ha segnato una tappa significativa per la Chiesa cattolica, che ha elevato agli altari due figure laicali emblematiche della santità vissuta nella quotidianità.

Nel corso dell'omelia, il Pontefice ha tracciato un profilo spirituale e umano dei due nuovi santi, sottolineandone l'attualità e la capacità di ispirare le giovani generazioni. Il Papa ha parlato del "bivio della vita" come scelta tra il lasciarsi vivere e l'assumere la responsabilità della fede come cammino autentico. Acutis e Frassati, ha dichiarato Leone XIV, rappresentano «l'avventura cristiana di chi non si accontenta del poco» ma si espone al rischio dell'amore e del servizio.

Pier Giorgio Frassati (1901-1925), laico torinese, fu noto per il suo impegno nell'Azione Cattolica e nelle opere caritative. La sua figura è stata evocata come esempio di "spiritualità laicale incarnata nel sociale", un giovane capace di coniugare fede, cultura e impegno civile.

Carlo Acutis (1991-2006), morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è ricordato per la sua profonda devozione eucaristica e per la capacità di evangelizzare anche attraverso i nuovi media. La sua celebre affermazione «l'Eucaristia è la mia autostrada per il cielo» è stata ripresa durante la celebrazione come sintesi della sua visione cristocentrica.

La canonizzazione dei due beati è avvenuta tramite la lettura della formula solenne da parte del Pontefice, seguita da un lungo applauso e dall'esposizione delle reliquie dei santi.

Foto: video di Vatican News