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Un parterre ricco di personalità in arrivo da tutto il mondo, compreso lo stesso Macron, che non è voluto mancare all'appuntamento insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che come 'padrone di casa' ha accolto il presidente francese atterrato oggi a Roma per una serie di incontri, il primo del quale è proprio il Congresso della Comunità di Sant'Egidio: "Il grido della pace" dove è intervenuto, tra gli altri, anche il presidente della Cei, Matteo Zuppi che ha usato parole molto forti sulla guerra in corso in Ucraina, citando l'enciclica 'Fratelli tutti' di Papa Francesco:

"Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell'umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Anche ogni guerra che continua".

Il Presidente Cei ha auspicato come sia assolutamente da "evitare che unica logica sia quella militare: si parla troppo di riarmo, dovremo certamente riprendere un discorso forte per evitare che l'unica logica sia quella militare, chiedere sempre che tutti i soggetti, con audacia e immaginazione, concorrano a tessere la tela della pace".

Zuppi ha poi proseguito:

"Nessuno qui e' disoccupato nell'impegno per la pace, almeno dovrebbe... speriamo".

Poi ha ringraziato Sant'Egidio "per questa tela di dialogo della quale non finiamo di stupirci perchè affatto scontata. E' una tela che - ha sottolineato - con l'artigianato paziente della pace la Comunità continua a tessere in un mondo lacerato e cosi' poco capace di pensarsi spiritualmente insieme. E' una tela resistente, che unisce credenti di fede diverse, che spesso si sono combattute e che ancora oggi parlano con difficolta', laici e umanisti. E' una tela che permette a tanti di scegliere la pace e il dialogo. E anche questo non è poco".

Fonte foto: Flickr e Comunità Sant'Egidio sito istituzionale