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Don Rito Maresca non resta in silenzio. Durante la solennità del Corpus Domini, il parroco di Mortora, frazione di Piano di Sorrento, ha indossato una casula con i colori della Palestina. Non per provocare, ma per proclamare una verità scomoda: la fede autentica non è mai indifferente al dolore dell'umanità.

Durante l'omelia, la denuncia è stata chiara, diretta, senza edulcorazioni. "A Gaza si spezzano corpi innocenti," ha detto, con voce rotta dall'emozione, "e noi, mentre adoriamo il Corpo di Cristo, non possiamo restare in silenzio."

Don Rito non si è fermato a una preghiera generica per la pace, ma ha denunciato le dinamiche geopolitiche che alimentano la distruzione: "Israele esporta guerra in Iran, mentre il mondo distoglie lo sguardo dalla Palestina." Ha parlato di devastazione, di sofferenza, ma soprattutto dell'assordante indifferenza globale, alimentata da una comunicazione sempre più distratta, anestetizzata, selettiva.

"Quella che celebro è una messa impura, sporca di sangue. Ma è lì che Cristo sta: con i condannati, non coi potenti."