Tu sei qui: CronacaArrestata professoressa di sostegno per violenze sessuali
Inserito da (Admin), martedì 14 gennaio 2025 21:39:20
Un caso sconvolgente scuote la comunità scolastica di Castellammare di Stabia: una professoressa di 40 anni, insegnante di sostegno presso la scuola media "Catello Salvati", è stata posta agli arresti con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni di minorenni. Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, hanno avviato le indagini seguito di un episodio di violenza che ha visto la docente e suo padre aggrediti da un gruppo di genitori e studenti lo scorso 14 novembre, davanti all'istituto scolastico.
Le indagini, nate in seguito a denunce di alcuni genitori, si sono intensificate nei mesi successivi, culminando nell'arresto della donna. I carabinieri, attraverso l'analisi di file audio recuperati dai telefoni cellulari sia degli studenti coinvolti sia della professoressa, hanno raccolto prove significative. Sei minori, ascoltati in forma protetta, hanno confermato le accuse, descrivendo come la docente avrebbe abusato della sua posizione per isolare gli alunni in una piccola aula soprannominata "la saletta", dove si sarebbero verificati gli abusi.
Secondo SkyTG24 "I ragazzini erano terrorizzati dall'insegnante e indotti a non parlare delle sue 'lezioni' particolari anche con minacce di essere bocciati, di mandare i loro genitori in carcere e loro stessi in comunità, perché lei diceva di avere una relazione con un appartenente alle forze dell'ordine. Solo la sospensione di uno degli alunni coinvolti ha indotto le vittime a confidarsi con i propri genitori sui comportamenti della docente, supportando il loro racconto con alcuni messaggi scambiati tramite Instagram e Whatsapp con la professoressa. Nel telefono dell'insegnante, sequestrato, sono stati trovati numerosi suoi messaggi vocali inviati agli alunni, nonché materiale pornografico compatibile con quello descritto dalle vittime nel corso della loro audizione. Per il gip, era necessaria la custodia in carcere, peraltro prevista obbligatoriamente per legge per il reato di violenza sessuale, anche perché la docente è ancora formalmente in servizio; i domiciliari non avrebbero consentito di inibirle effettivamente l'utilizzo della rete internet. Per questo la donna è ora nel carcere femminile di Benevento."
All'interno della "saletta", l'insegnante avrebbe ripetutamente mostrato agli alunni a lei affidati del materiale video pornografico, con lezioni sessualmente esplicite e riferimenti a proprie esperienze 'in materia'. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti avrebbe invogliato alcuni ragazzini a scambiarsi effusioni sessuali, arrivando anche ad abusare sessualmente di uno di loro praticandogli in prima persona un rapporto orale.
La professoressa è ora detenuta in attesa di ulteriori procedimenti giudiziari, mentre la scuola e le famiglie degli alunni coinvolti cercano di gestire le ripercussioni di queste rivelazioni.
Foto di WOKANDAPIX da Pixabay
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