Tu sei qui: CronacaChioschetto al Fiordo di Furore, Genzano precisa: «Attività di indagine ancora in atto, deciderà la magistratura»
Inserito da (Maria Abate), sabato 22 maggio 2021 11:44:37
Lo scorso 20 maggio l'ex Colonnello Antonio Genzano, rappresentante dello Stato in quiescenza, inviava in Redazione una segnalazione in merito alla «cementificazione di aree del Fiordo di Furore, sito di interesse naturalistico di grande pregio», da parte del titolare di un'impresa individuale per noleggio sedie, sdraio, ombrelloni e pedalò, per aver edificato «una struttura presumibilmente per svolgere attività di BAR». L'ex colonnello Antonio
Quindi, il titolare del chioschetto installato al Fiordo, nella persona del suo legale di fiducia, ha voluto precisare che «mai nessuna area è stata cementificata» e che «l'attività ivi esercitata risulta regolarmente autorizzata, unitamente al piccolo chiosco removibile, a servizio della stessa».
Dopo l'esposto dell'ex colonnello, infatti, la Capitaneria ha effettuato un'attività investigativa in seguito alla quale, spiega l'avvocato, «non è emersa alcuna responsabilità a carico del titolare».
Ma l'ex militare, ambientalista convinto, ha replicato al legale chiarendo che «chi stabilisce se vi sono irregolarità e violazioni perpetrate in uno degli ecosistemi più importanti dell'amata Costa d'Amalfi al pari della Valle delle Ferriere sono solo i magistrati togati che si esprimeranno sia sul mio esposto che sulle attività d'Indagine di polizia giudiziaria ancora in atto».
Secondo Genzano, l'avvocato del titolare del chioschetto avrebbe sbagliato a decretare "chiusa" la faccenda perché «chi svolge attività di Polizia Giudiziaria, in questo caso la Capitaneria di Porto, non è tenuto a rilasciare nessuna informazione perché deve attenersi al Segreto Istruttorio altrimenti sono reati a valenza penale», per cui il legale in questione avrebbe «attribuito ad Ufficiali di Polizia giudiziaria affermazioni e/o decretazioni del tutto fantasiose che perseguono una volontà di narrazione diversa dalla "realtà oggettiva"».
«A me risulta che concessioni per qualsiasi attività in aree protette non possono essere rilasciate, che la sedicente concessione per noleggio di sdraio in quell'area è illegale, che se qualcuno ha esercitato attività di somministrazione e bevande dev'essere compliance con le norme sanitarie, che per poter esercitare vi dev'essere un Contratto Enel attestato all'attività - non cavi irregolari che partono da altre abitazioni, che non vi sono bagni o servizi idrici attestati in fognatura», ha dichiarato l'ex colonnello.
Inoltre, secondo Genzano, l'architetto incaricato dal titolare «nell'inviare una pec alla Capitaneria di Porto si ritiene "autorizzata" ad alterare un sistema idraulico ed ecosistema di foce a Mare del Torrente Schiato e del suo alveo fluviale».
Leggi anche:
«In atto folle cementificazione aree Fiordo di Furore»: la segnalazione del colonnello Genzano
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 100917106
Momenti concitati sulla spiaggia di Agropoli nel pomeriggio di ieri allorquando alcuni bagnanti hanno notato ad alcune decine di metri dalla riva una persona galleggiare in acqua, in apparente stato di incoscienza. L'allarme per la situazione di pericolo in atto è stato immediatamente recepito dal Maresciallo...
Un delitto efferato ha sconvolto la tranquilla cittadina friulana di Gemona, dove il corpo smembrato di Alessandro Venier, 35 anni, è stato rinvenuto in un bidone colmo di calce viva nella cantina della villetta in cui viveva con la madre e la compagna. Il macabro ritrovamento è avvenuto nella tarda...
I poliziotti delle Digos, con la collaborazione degli esperti delle Sezioni operative per la sicurezza cibernetica, coordinati dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione di Roma, hanno eseguito 22 perquisizioni delegate dalle procure della Repubblica presso i tribunali per i minorenni territorialmente...
Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi di responsabilità potranno conseguire solamente a pronunciamenti irrevocabili, si rende noto che gli Agenti del Commissariato P.S. di Sarno nella tarda serata del 25 luglio scorso, hanno tratto in arresto un uomo di 29...
Dramma a Montoro, in provincia di Avellino. Il corpo senza vita di un uomo di 43 anni, residente nel comune irpino, è stato ritrovato nel pomeriggio del 29 luglio all'interno di un'automobile parcheggiata in un'area di sosta della frazione San Bartolomeo. A dare l'allarme sono stati alcuni passanti,...