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È stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno un uomo ritenuto responsabile di una serie di furti avvenuti negli ultimi tempi nel capoluogo campano. L'individuo, classe 1987, residente a Cardito e attualmente senza fissa dimora, è accusato di essere l'autore di almeno cinque colpi messi a segno nel mese di giugno.

Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti, l'uomo avrebbe agito con la complicità di una giovane donna salernitana, che è stata deferita all'autorità giudiziaria. La dinamica dei furti ha coinvolto diverse attività commerciali situate nel centro di Salerno: tra i locali presi di mira ci sono la pizzeria Capperi, che pizza, il ristorante Non ti pago, il bar della Galleria Mediterranea, il punto Mercury spedizioni e, infine, il ristorante Mulino Urbano.

Il sospettato è attualmente in stato di fermo e si attende la convalida dell'arresto da parte del giudice. Le indagini della Squadra Mobile, però, non si limitano a questi episodi: l'uomo è infatti coinvolto anche in altre denunce per furti avvenuti tra maggio e giugno in località limitrofe, come Vietri sul Mare, Cetara, Maiori e Minori, dove si erano registrati episodi simili.

Durante la conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri in Questura, il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, ha voluto fare alcune raccomandazioni, soprattutto ai commercianti. Conticchio ha sottolineato come il crescente fenomeno dei furti stia spingendo molti esercenti a pubblicare sui social media le immagini delle telecamere di videosorveglianza, nel tentativo di facilitare le indagini e denunciare i responsabili. Tuttavia, il Questore ha avvertito che tale pratica può rivelarsi controproducente. «Chi commette il reato, una volta riconosciuto pubblicamente, tende a disfarsi degli abiti indossati e di tutto ciò che potrebbe renderlo identificabile», ha spiegato Conticchio. Una strategia che potrebbe rallentare le indagini e compromettere il lavoro delle forze dell'ordine.

Inoltre, il Questore ha ribadito l'importanza delle segnalazioni tempestive da parte dei cittadini, esortando gli esercenti a non conservare gli incassi all'interno dei locali e a dotarsi di sistemi di videosorveglianza avanzati, idealmente collegati al numero unico di emergenza 112.