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Un agguato mortale ha scosso nel pomeriggio di venerdì 29 agosto 2025 le strade di Gragnano. Alfonso Cesarano, classe 1990, è stato raggiunto da cinque colpi di pistola mentre rientrava a casa, in via Cappella della Guardia, a bordo del suo scooter. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine e ritenuto vicino al clan camorristico De Martino, non ha avuto scampo.

Le modalità dell'omicidio lasciano pochi dubbi sulla natura dell'esecuzione: un'azione fulminea e micidiale. Due anni fa, Cesarano era già scampato a un altro agguato, avvenuto a Lettere, in cui furono esplosi colpi d'assalto, probabilmente da kalashnikov.

Un dettaglio crudo e drammatico completa il quadro: tra i proiettili esplosi, uno ha colpito mortalmente anche il cane della vittima, che viaggiava fra le gambe sullo scooter.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare di Stabia hanno già avviato le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'agguato e risalire ai mandanti e ai responsabili materiali. Sono in corso gli interrogatori tra parenti e testimoni che si trovavano in zona al momento dell'agguato.

Questo fatto di sangue segna l'ennesima pagina di violenza in una zona già dilaniata dalla camorra.

La città è sotto shock: Gragnano, con le sue tranquille strade periferiche, è diventata testimone di un omicidio brutale, ancora una volta innescando domande senza risposte. Nel silenzio che segue la cronaca nera, la comunità attende giustizia e verità.