Tu sei qui: CronacaMaltrattamenti in famiglia e aggressione con bastone: due uomini fermati nel Cilento
Inserito da (Admin), domenica 3 agosto 2025 08:09:55
Due distinti episodi di violenza e atti persecutori hanno richiesto, nei giorni scorsi, l'intervento urgente dei Carabinieri e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania. Le operazioni, effettuate rispettivamente a Camerota e Foria di Centola, rientrano nelle attività di contrasto ai reati previsti dal cosiddetto "codice rosso", normativa dedicata alla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Nel primo caso, su disposizione del Pubblico Ministero, un uomo è stato allontanato d'urgenza dalla casa familiare. Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Marina di Camerota hanno evidenziato un preoccupante quadro di maltrattamenti nei confronti della moglie: minacce, percosse, controllo ossessivo del telefono e veri e propri pedinamenti. Il culmine si è raggiunto il 31 luglio, quando l'uomo si è recato sul posto di lavoro della coniuge e, per motivi di gelosia, l'ha colpita con un pugno al petto. Nonostante l'assenza di flagranza, l'autorità giudiziaria ha ritenuto necessario un provvedimento immediato: l'uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 1.000 metri dall'abitazione e dai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.
Più grave, se possibile, il secondo episodio avvenuto a Foria di Centola. Un uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Centola-Palinuro e tradotto in carcere con le accuse di atti persecutori e lesioni personali aggravate. L'episodio nasce da una lite per futili motivi di vicinato, degenerata progressivamente in una vera e propria persecuzione. Dopo offese e minacce di morte rivolte a una coppia, il 31 luglio l'indagato ha colpito con un bastone la donna, procurandole un trauma cranico. Il giorno successivo, vedendola nuovamente, l'ha minacciata con un'ascia. Durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato un pugnale artigianale e altri oggetti atti a offendere.
Entrambi i procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari. I provvedimenti adottati dovranno ora essere sottoposti alla convalida del giudice per le indagini preliminari. Si ricorda che, come previsto dalla legge, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
Foto di repertorio: Pagina Facebook ufficiale Carabinieri
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