Tu sei qui: CronacaNapoli, esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse: 9 misure cautelari
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 16 luglio 2025 13:29:24
Nella mattina del 16 luglio militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Napoli hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di nove soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa.
Le indagini svolte hanno permesso di accertare gravi indizi dell'esistenza di un sodalizio dedito alla raccolta abusiva delle scommesse per conto del clan dei Casalesi sia mediante l'installazione in tutto l'agro aversano di apparecchi da gioco di tipo videopoker e slot machine non connessi alla rete informatica dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, sia attraverso l'organizzazione di scommesse clandestine su piattaforme telematiche, parimenti non autorizzate dalla predetta Agenzia.
A capo del sodalizio vi era un elemento di vertice del clan dei Casalesi (fazione Russo-Schiavone) che, come indicato concordemente da vari collaboratori di giustizia e da diversi provvedimenti giudiziari, ha curato per anni per conto del clan la riscossione di varie entrate di denaro (comprese le somme oggetto di estorsione), il versamento delle stesse nella cassa comune, la distribuzione degli stipendi agli affiliati ed il mantenimento dei rapporti con imprenditori e politici vittime del clan o collusi.
Il predetto soggetto, già condannato in via definitiva per il reato previsto dall'art. 416 bis c.p., è rientrato alla fine del 2021 a Casal di Principe dopo essere stato sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata in un comune laziale e ha riannodato i rapporti - semmai interrotti - con il clan di appartenenza, ricominciando a frequentare uomini legati al clan o comunque pregiudicati e riattivando così una cellula criminale dell'organizzazione.
Il sodalizio ha, quindi, progressivamente ampliato la rete di bar e di altri esercizi commerciali dove poter installare apparecchi e congegni da intrattenimento scollegati dalla rete telematica di ADM, anche avvalendosi di soggetti prestanome. Inoltre, ha esercitato la raccolta abusiva delle scommesse clandestine nell'interesse del clan, utilizzando siti internet dedicati e conti di gioco per gli scommettitori, anche attraverso agenzie autorizzate, ai cui titolari veniva riconosciuta una percentuale sulle scommesse non autorizzate gestite in modo parallelo.
Per sei indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per due gli arresti domiciliari e per un altro il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed i relativi destinatari sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definiva.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10622100
Un terreno agricolo, un terreno edificabile, sei appartamenti e una villetta su due piani. Sono questi i beni confiscati dalla Polizia di Stato a seguito di un'articolata indagine patrimoniale durata tre anni, condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Potenza. Il provvedimento, disposto...
Dopo oltre vent'anni di latitanza, è stato estradato in Italia un 56enne albanese destinatario di una condanna a 25 anni di reclusione per reati gravissimi tra cui sequestro di persona, tentata estorsione, lesioni personali, detenzione illegale di armi e associazione per delinquere finalizzata al traffico...
Ha insospettito il vicino che ha allertato i Carabinieri, il comportamento di un giovane che, pochi giorni fa in provincia di Bologna, si è presentato alla porta di un'anziana signora chiedendo con insistenza una somma di denaro. Il ragazzo, minorenne, aveva precedentemente contattato la donna telefonicamente,...
Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Avellino hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino che coordina le indagini un 54enne avellinese, con a carico numerosi precedenti, per porto abusivo di arma ed esplosioni pericolose. In particolare, nel tardo pomeriggio...
Un giovane Maresciallo in servizio presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza è intervenuto in un appartamento di un condomino situato nel centro cittadino, attiguo alla caserma che ospita il Comando Provinciale della Guardia di finanza di piazza Diaz, per impedire il tentato suicidio...