Tu sei qui: CronacaNapoli, sequestrate due imprese riconducibili a clan camorrista
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 23 ottobre 2024 07:35:24
Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica che militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, avente ad oggetto due imprese attive nel settore della ristorazione riconducibili all'organizzazione camorristica denominata "clan Ferrara-Cacciapuoti".
Il provvedimento trae origini dagli sviluppi delle indagini che, in data 5 giugno 2023, portarono all'esecuzione di misure cautelari personali e reali nei confronti, tra gli altri, di due esponenti di vertice del sodalizio, uno dei quali ritenuto il referente delle attività finanziarie e commerciali della consorteria.
Gli accertamenti economico-patrimoniali del G.I.C.O. di Napoli avrebbero permesso di appurare che il predetto soggetto, già rinviato a giudizio per il reato di associazione mafiosa e attualmente detenuto, era il titolare occulto, per il tramite di soggetti prestanome, di due società di Villaricca (NA) esercenti l'attività di ristorante, sushi-bar e pizzeria.
Le predette società sarebbero state acquistate con i proventi delle attività illecite del clan e fatte oggetto, nel tempo, di molteplici trasformazioni societarie e operazioni di intestazione fittizia.
Sarebbe emersa, inoltre, la percezione da parte del nucleo familiare dell'indagato di entrate economiche sproporzionate, per difetto, rispetto al valore delle suddette attività commerciali, stimabile in circa 600 mila euro. Su queste basi, le quote, i complessi aziendali e i patrimoni sociali delle citate imprese sono stati sequestrati e affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal G.I.P. del Tribunale di Napoli.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il relativo destinatario è persona sottoposta ad indagini e, quindi, presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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