Tu sei qui: CronacaNapoli, vasta operazione contro sfruttamento sessuale minorile online: 15 indagati
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 4 aprile 2025 13:13:12
La Polizia di Stato ha condotto una vasta operazione nazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Napoli.
Sono 15 le persone indagate di cui 4 tratte in arresto per detenzione di ingente materiale pedopornografico, con il sequestro di numerosi wallet di criptovalute, nonché dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di files illegali.
Tra gli arrestati figura un ventisettenne disoccupato di Foggia, un quarantanovenne informatico di Biella, un ventiduenne operaio di Caserta e un trentaseienne massaggiatore di Pesaro Urbino; tra gli indagati in stato di libertà di età compresa tra i1 22 e i 67 anni, sono emerse differenti figure professionali tra i quali un operaio, alcuni impiegati e liberi professionisti, nonché un esercente la professione forense.
Nel corso delle attività investigative si è avuto modo di accertare anche dell'esistenza di una pagina presente nel dark web denominata "WIKIPEDO" — nome ispirato alla nota enciclopedia on line ‘libera e collaborativa' denominata Wikipedia presente sul Web — quale enciclopedia dedicata al mondo della pedopornografia con tanto di "manuale di istruzioni per il pedofilo".
L'operazione, denominata "STREAM", condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online svolta in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, sotto stretto coordinamento investigativo della IV Sezione della Procura della Repubblica di Napoli (reati contro le fasce deboli della popolazione), ha visto il coinvolgimento nella fase esecutiva dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di numerose regioni d'Italia, in particolare della Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sardegna nell'esecuzione dei provvedimenti di perquisizione personale locale ed informatica estesi su tutto il territorio nazionale.
La cooperazione con il collaterale tedesco nell'ambito di una più ampia operazione coordinata da Europol e le complesse analisi delle blockchain hanno permesso di identificare i soggetti che hanno effettuato diversi pagamenti in criptovaluta per accedere alla piattaforma nel Dark web denominata "KidFlix" - nome che si ispira alla nota piattaforma di contenuti on-demand Netflix - utilizzata per la riproduzione on-demand di contenuti multimediali a carattere pedopornografico raggruppati per categorie.
Grazie al coordinamento di Europol, l'operazione ha potuto garantire un'efficace cooperazione transfrontaliera tra le forze dell'ordine, rafforzando la lotta contro la criminalità organizzata, il cybercrime e il terrorismo e ha visto la partecipazione di oltre 35 Paesi tra cui Germania, Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna, Canada con la chiusura della piattaforma e l'identificazione di quasi 1.400 sospettati a livello globale.
Tra aprile 2022 e marzo 2025 la piattaforma ha registrato 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo.
L'11 marzo 2025 le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server che al momento del sequestro conteneva circa 72.000 video.
Kidflix è stata creata nel 2021 da un cybercriminale che ne ha tratto ingenti profitti, diventando rapidamente una delle piattaforme più utilizzate dai pedofili.
In totale, 91.000 video unici sono stati caricati e condivisi per una durata complessiva di 6.288 ore.
In media, venivano caricati circa 3,5 nuovi video ogni ora, molti dei quali sconosciuti alle forze dell'ordine prima dell'indagine.
A differenza di altre piattaforme simili, Kidflix non solo permetteva di scaricare CSAM (Child Sexual Abuse Material) ma offriva anche la possibilità di streaming; i pagamenti venivano effettuati in criptovalute, successivamente convertite in token.
Gli utenti potevano ottenere token caricando nuovi contenuti, verificando titoli e descrizioni video e assegnando categorie ai video.
I contenuti erano disponibili in diverse qualità e potevano essere sbloccati a pagamento.
Lo sfruttamento sessuale minorile è una delle principali minacce alla sicurezza interna dell'UE, come evidenziato nel recente rapporto SOCTA (Serious Organised Crime Threat Assessment).
L'evoluzione digitale ha facilitato la diffusione di questi crimini, creando piattaforme senza confini per il contatto con le vittime, la produzione e la condivisione di materiale pedopornografico.
Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
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