Tu sei qui: CronacaOltre 6.000 prodotti contraffatti e pericolosi: smantellata rete di vendita online nel Barese
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 21 ottobre 2025 11:23:23
I finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno inferto un doppio colpo al mercato del falso e alla diffusione di prodotti potenzialmente nocivi.
Con una prima operazione, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, all'esito di un'indagine svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari, hanno scoperto un'organizzazione dedita alla pubblicizzazione e alla commercializzazione di profumi contraffatti, che venivano venduti online a prezzi eccessivamente convenienti rispetto ai normali valori di mercato. Partendo da alcuni annunci pubblicati in rete, le Fiamme Gialle sono riuscite a risalire a un deposito ubicato nel comune di Noicattaro in cui, nel corso di una perquisizione, sono stati rinvenuti circa 4.500 profumi di noti marchi, nazionali ed esteri (Creed, Gucci, YSL, Chanel, Dior, Cartier), e oltre 1.500 prodotti parimenti contraffatti, tra cui bracciali e charm Pandora, borse Saint Barth, Air Pods Apple. A conclusione delle attività sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria due soggetti, in quanto responsabili - in ipotesi d'accusa - a vario titolo e in concorso tra loro, dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Il secondo intervento, sviluppato nell'ambito di direttive del Comando Regionale Puglia mirate a rafforzare la tutela dei consumatori, ha riguardato il settore della vendita di prodotti di cosmesi. Le attività di controllo effettuate in diversi esercizi commerciali hanno consentito di sequestrate 1.908 flaconi di gel per unghie e smalti semipermanenti contenenti Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, sostanza meglio nota con l'acronimo TPO, ritenuta potenzialmente cancerogena e per questo inserita dall'Unione Europea, a partire dal 1° settembre di quest'anno, nell'elenco degli ingredienti pericolosi di cui è vietato l'utilizzo. I 3 responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per aver messo in commercio cosmetici dannosi per la salute umana.
I prodotti sequestrati, qualora immessi sul mercato, avrebbero generato profitti illeciti per oltre 100 mila euro.
L'illecita riproduzione/produzione e commercio di marchi/modelli registrati, oltre a costituire reato e a danneggiare il sistema Paese per le ingenti perdite di gettito fiscale prodotte dalla filiera del falso, alimenta a tutti gli effetti un meccanismo di concorrenza sleale nell'economia reale, nonché mina l'esistenza di un mercato competitivo ove gli operatori economici regolari hanno diritto di beneficiare di condizioni eque di concorrenza. Acquistare prodotti originali, inoltre, garantisce la salute e la sicurezza di chi li utilizza.
Si precisa che i procedimenti penali sopra richiamati vertono ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all'esito di sentenza irrevocabile di condanna.
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