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Ancora un tentativo di trafugare reperti archeologici dal sito di Pompei. A evitare che preziosi frammenti del patrimonio archeologico finissero all'estero è stata la tempestiva collaborazione tra il personale della sicurezza del Parco Archeologico, la direzione e i carabinieri del Posto Fisso all'interno dell'area.

Il fatto è avvenuto nei pressi dell'Anfiteatro: un uomo, distinto e facilmente riconoscibile per un cappello ornato da una vistosa piuma, è stato notato mentre si chinava a raccogliere cocci e frammenti lungo la strada antica. Alla sua uscita dal sito, in piazza Esedra, il personale della sicurezza - insospettito dai suoi movimenti - ha subito allertato i carabinieri.

Una volta fermato, l'uomo - un turista 40enne di nazionalità polacca - ha inizialmente tentennato, poi ha ammesso di aver raccolto i reperti con l'intenzione di portarli a casa come "ricordo" del suo viaggio nella città sepolta dall'eruzione del 79 d.C. Ha sostenuto di non sapere che fosse vietato raccogliere e asportare materiali dal sito archeologico.

I reperti - di cui sarà ora verificata l'autenticità e l'eventuale valore archeologico - sono stati recuperati e restituiti alla Direzione del Parco Archeologico. Per l'uomo è scattata la denuncia per furto aggravato, in base alle norme che tutelano i beni culturali italiani.