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Emergono nuovi, drammatici dettagli sull'omicidio di Elisabetta Polcino, 49 anni, uccisa brutalmente dal marito Salvatore Ocone, 58 anni, a Paupisi, in provincia di Benevento.

La tragedia, come scrive "Il Mattino", si è consumata ieri mattina all'interno di una villetta a due piani ai piedi del monte Taburno, dove la famiglia risiedeva. Ocone avrebbe colpito la moglie con una grossa pietra, lasciandola senza vita nel letto, con il cranio fracassato. L'arma del delitto è stata ritrovata sul pavimento accanto al corpo.

Dopo il femminicidio, l'uomo è fuggito a bordo di un'auto, portando con sé i due figli minorenni: Cosimo, 16 anni, e Antonia Natalia, 17. Il terzo figlio della coppia, maggiorenne, lavora fuori regione come cameriere a Rimini.

Dopo ore di ricerche, i carabinieri sono riusciti a individuare e bloccare l'auto in fuga a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, grazie al supporto di un elicottero.

All'interno del veicolo, i militari hanno trovato Cosimo privo di vita, mentre la sorella Antonia Natalia era in condizioni gravissime. Trasportata d'urgenza all'ospedale di Campobasso, è stata intubata: le sue condizioni restano critiche, ma al momento non sarebbe in pericolo di vita.

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