Tu sei qui: CronacaAssago, l'aggressore del centro commerciale: "Ho colpito per invidia"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 30 ottobre 2022 13:57:47
Andrea Tombolini, l'aggressore che ha provocato una vittima e diversi feriti al supermercato Carrefour all'interno del centro commerciale di Assago giovedì scorso, parla e racconta che cosa ha scatenato la sua violenza omicida.
"Quando ho visto che tra i clienti vi era un calciatore del Milan, ho provato invidia, perché lui stava bene ed io male. L'ho colpito quindi con un coltello che avevo in mano e potevo fermarmi lì, invece non so cosa mi è preso e ho cominciato a colpire anche altre persone".
Il calciatore a cui si riferisce potrebbe essere Paolo Marì (difensore del Monza ferito durante l'aggressione) o Massimo Tarantino (ex giocatore di diverse squadra che ha partecipato alle fasi di disarmo di Tombolini) a onor del vero, nessuno dei due del Milan.
Tombolini ha poi proseguito nella sua confessione:
"Se devo descrivere un sentimento che ho avuto era quello di invidia perché le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male. Ritengo di avere un tumore e di dover morire", continua Tombolini, riferendosi con l'ultima frase a quanto accaduto il giorno stesso dell'arresto. Poche ore prima, infatti, era "stato sottoposto ad una gastroscopia con sedazione, a seguito della quale, nonostante le rassicurazioni mediche, avrebbe iniziato a maturare pensieri ossessivi ipocondriaci (riferiti anche dal medico curante), che avrebbero poi scatenato la furia omicida", si legge nel provvedimento firmato dal giudice Patrizia Nobile.
Per Tombolini è stata disposta la misura cautelare nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Paolo di Milano.
In vista della partita di campionato del Monza per cui Galliani aveva chiesto il rinvio - non concesso dalla Lega Serie A - e in cui milita il calciatore spagnolo Pablo Marì ferito e già dimesso dall'ospedale sono giunte oggi le dichiarazioni dell'allenatore dei brianzoli, Raffaele Palladino: "E' stata una settimana pesante, la notizia di quanto accaduto a Marì ha scosso tutto l'ambente a partire dai calciatori. Quando abbiamo saputo che Pablo era fuori pericolo abbiamo tirato un sospiro di sollievo. E' stato un miracolo.
Abbiamo però capito che era un nostro dovere giocare, tornare in campo, siamo professionisti. Non c'è rammarico che la Lega non abbia voluto accettare la nostra richiesta".
Fonte foto: Immagine video esclusiva Tg1 e Foto diIchigo121212daPixabay
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