Tu sei qui: CronacaStrage di Bologna: 42 anni fa la bomba alla stazione ferroviaria
Inserito da (Redazione), martedì 2 agosto 2022 15:31:12
Alle 10.25 del 2 agosto 1980, nella sala d'aspetto della seconda classe della stazione di Bologna, esplose un ordigno che causò 85 morti, di cui la più piccola è Angela Fresu, appena tre anni, la più anziana Antonio Montanari, di 86, e 200 feriti.
La bomba distrusse, in particolare, l'ala sinistra dell'edificio, che comprendeva ristoranti, bar e uffici, ridotti completamente in macerie. Ad essere coinvolto nell'esplosione fu anche il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, che allora si trovava in stazionamento al primo binario.
Grandissimo aiuto in quel momento tragico venne dalla popolazione civile, che si prodigò in ogni modo possibile per soccorrere i superstiti. Per esempio, l'autista che usò il suo autobus, l'Atc della linea 37, per trasportare i corpi in obitorio in mancanza di autombulanze, tutte occupate a salvare i feriti.
Se inizialmente le forze dell'ordine pensavano allo scoppio di una bombola del gas, ben presto è apparsa evidente la vera causa della detonazione: una bomba ad alto potenziale.
Per questo atto terroristico sono stati condannati, come esecutori, esponenti dei Nuclei armati rivoluzionari e del terrorismo nero: prima Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, successivamente Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini e, infine, Paolo Bellini. I mandanti invece sono rimasti in parte ignoti.
"La matrice neofascista della strage è stata accertata in sede giudiziaria e passi ulteriori sono stati compiuti per svelare coperture e mandanti per ottemperare alla inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere", ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che stamattina ha ricordato la terribile strage. "L'ordigno che 42 anni or sono uccise a Bologna persone casualmente presenti quella mattina alla stazione ferroviaria, risuona ancora con violenza nel profondo della coscienza del Paese. Fu un atto di uomini vili, di una disumanità senza uguali, tra i più terribili della storia repubblicana".
(Foto: Comune di Bologna)
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