Tu sei qui: CulturaMaiori, alla presentazione del libro: "La Costiera ed i suoi artisti, un amore dipinto" sala gremita e tante emozioni
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 7 febbraio 2023 21:05:09
di Norman di Lieto
Maiori ha celebrato venerdì scorso, 3 febbraio, a Palazzo Mezzacapo - in una sala gremita in ogni ordine di posto - il libro scritto dal professore Massimo Ricciardi: "La costiera ed i suoi artisti, un amore dipinto" e realizzato grazie alla spinta propulsiva di Inner Wheel Club Costiera amalfitana con la presidente Anna Sicolo e la past president, Trofimena Forte.
E ancora, fortemente voluto dal dottor Angelo Frattini, Sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale dei minori di Salerno e dall'Ingegner Giuseppe Mormile pronti - anche loro - a raccontare come è nato il progetto culturale legato ai Costaioli.
Maiori - e la Costiera amalfitana tutta - ha risposto presente all'invito degli organizzatori di partecipare all'evento.
La presidente Anna Sicolo loda il lavoro volto alla riscoperta dei pittori costaioli e che si salda perfettamente con il tema nazionale dell'Inner Wheel:
"Fate meraviglie è il tema per il 2023 e la sua declinazione è la valorizzazione del territorio per noi è la riscoperta della scuola pittorica di Maiori. La differenza tra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia e quella di questa sera potrebbe essere una storia di cui parla Einstein".
Trofimena Forte ha ricordato come con sua mamma, Reginalda andarono a trovare a Cetara, il pittore costaiolo, Manfredi Nicoletti, amico di famiglia.
Il dottor Angelo Frattini dopo aver confessato di aver realizzato un sogno con un libro che parla di cultura e che dovrebbe servire ai giovani della Costiera per avvicinarsi all'arte facendogli comprendere in che posto meraviglioso vivono e gli artisti - i loro avi - che hanno regalato opere d'arte conosciute in tutto il mondo.
Il prossimo passo è realizzare una presentazione con le scuole della Costiera amalfitana per far avvicinare i giovani all'arte.
Antonio Capone, sindaco di Maiori, ha portato i propri saluti istituzionali ‘rivendicando' con orgoglio il fatto che molti pittori della Scuola di Maiori fossero proprio nativi della cittadina della Costiera e il suo stesso cognome è in comune con il maestro Gaetano Capone.
Così, è arrivato il turno del prof. Massimo Ricciardi che ha scelto - così come nel libro - gli artisti e le opere più importanti dei protagonisti della Scuola di Maiori.
Quando parliamo degli artisti definiti ‘Costaioli', che hanno caratterizzato gli ultimi vent'anni del 1800, Gaetano Capone ha fornito un esempio di modi pittorici e scelte tematiche con i giovani artisti che lo hanno seguito e sono cresciuti sotto il suo esempio e sotto la sua guida.
Si dedicò con grande frequenza al ritratto della borghesia maiorese e meno frequenti esempi di paesaggio puro ma si orientò sulla rappresentazione delle attività tipiche della costiera amalfitana.
"VIV O RE" ottenne il successo perché fu lo stesso sovrano a richiederne il dipinto.
Lo stile di Capone è marcatamente di un gusto tipicamente ottocentesco.
RAFFAELE D'AMATO
Si ispira a Capone ma ha un tratto più sciolto di Capone con la rappresentazione delle figure come quelle di un illustratore di riviste.
Il dipinto: "Spiaggia di Maiori con pescatori che tirano le reti" celebrano la volontà di rendere omaggio alla propria terra lontana dagli intenti marcatamente commerciali.
Nei suoi dipinti emerge una certa cupezza nelle rappresentazioni di Maiori.
PIETRO SCOPPETTA
La sua arte si contraddistingue dalla sua capacità di illustratore e dalla sua passione per il disegno con disegni satirici e umoristici.
La spiaggia di Maiori da Levante fu il tema su cui si cimentarono tutti quelli della Scuola di Maiori.
Dopo il suo viaggio a Parigi abbandona questo tipo di rappresentazione pittorica, con Parigi e la Belle Epoque.
L'influenza dell'impressionismo e di Parigi lo portarono all'utilizzo di soli 3 colori, rosso, giallo e blu evitando il bianco.
Costante la sua tensione creativa.
ANTONIO FERRIGNO
Si formò inizialmente con il maestro lucano Di Chirico, nell'estate del 1893 in maniera sorprendente se ne andò in Brasile dove cominciò a ritrarre la borghesia locale e venne ben accolto dai critici che pensavano degli artisti brasiliani che fossero retrogradi.
Si trasferisce poi a Salerno ‘specializzandosi' nel tema degli stabilimenti balneari.
Ciò che caratterizza il suo lavoro è la vivacità del suo tratto pittorico.
LUIGI PAOLILLO
Se Ferrigno andò in Brasile, Paolillo andò in Argentina, per poi tornarci e girare il sud America passando anche dagli Usa.
Stile caratterizzato da mutevolezza di forme, di gusto, di sollecitazioni culturali.
Durante il suo secondo soggiorno argentino cambiò lo stile di Paolillo, assumendo caratteri nuovi.
Il suo "Paesaggio innevato", ricorda molto Tramonti e il valico di Chiunzi.
Vasta la sua produzione passata anche attraverso aste americane.
Non segue percorso lineare, ritorna alla fine schietto ed intuitivo.
ANGELO DELLA MURA
E' l'artista maggiormente legato al proprio territorio, alla Costiera amalfitana e dai suoi dipinti emerge l'amore e il rispetto che l'artista provava per la sua terra, rappresentandola con sentimento e trasporto. Nipote di Capone.
La presenza in sala del nipote Mario seduto in prima fila e ricordato dallo stesso prof. Ricciardi ha portato la platea presente ad una ‘standing ovation' che ha emozionato e, molto, Mario Della Mura.
I ‘costaioli' sono una delle rappresentazioni più importanti dell'arte della Costiera amalfitana famosa nel mondo e che vede molte opere degli artisti della scuola di Maiori battute nelle case d'asta di tutto il mondo.
LUCA ALBINO
La data di nascita lo colloca già tra i pittori della: "Scuola di Maiori" lo colloca in una fase già avanzata, dove affianca alla tradizione ottocentesca forme più moderne.
MANFREDI NICOLETTI
E' l'autore che ha ricordato all'inizio la past president Trofimena Forte nei suoi ricordi con la madre quando andavano a trovarlo proprio a Cetara che il pittore ha spesso dipinto.
A chiudere l'intervento del prof. Ricciardi il saluto dell'Ingegner Mormile vero deus ex machina di questo meraviglioso libro: "La costiera ed i suoi artisti, un amore dipinto".
Nel ringraziare tutti, ma proprio tutti, sperando di non dimenticare qualcuno, l'ingegnere lascia per ultima la moglie nei ringraziamenti ma solo per rendere ancora più emozionante il proprio messaggio.
Suo anche uno dei passaggi tra i più emozionanti nella prefazione all'opera:
"Un arcano magnetismo lega l'uomo alla Divina Costiera Amalfitana. Nati in questa stupenda realtà, non vorresti mai allontanartene. E se sei costretto ad andare lontano, avverti l'impulso a voler tornare. Agli ospiti, ai visitatori, ai turisti questa terra meravigliosa imprime sempre un segno nell'animo."
Parole sante per la divina Costiera e i suoi artisti. Un amore dipinto.
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