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Tu sei qui: Economia e TurismoIl viaggio in Costa d’Amalfi dello “Spectator” al riparo dagli yacht
Scritto da (mariaabate), domenica 20 gennaio 2019 15:00:15
Ultimo aggiornamento domenica 20 gennaio 2019 15:03:10
Si intitola "La Costiera Amalfitana: come sfuggire alla folla" l'articolo pubblicato lo scorso 8 gennaio sul quotidiano inglese "The Spectator", fondato nel lontano 1711 dal politico, scrittore e drammaturgo Joseph Addison.
«La romantica riviera italiana a picco sul mare, amata da Jackie O, Gwyneth Paltrow, e dai carri armati dei pensionati americani, non è rinomata per l'isolamento silenzioso -, scrive Alice Hancock -. Ma è possibile, con un po' di tenacia e volontà, schivare gli yacht e trovare luoghi in cui resiste una piccola fetta di Italia rurale».
Positano, città che l'artista Paul Klee ha definito "l'unico luogo al mondo concepito su un asse verticale anziché su un asse orizzontale", è «la cartolina più famosa della Costiera Amalfitana, il paradiso dei viaggi giornalieri». Ma il consiglio dell'autrice è quello di skippare la Spiaggia Grande, per seguire il minuscolo sentiero costiero verso ovest e giungere nella «tranquilla insenatura di Fornillo, dove il ristorante di pesce La Marinella si aggrappa alle rocce sopra una piccola spiaggia pubblica, per una sosta di benvenuto con un piatto di cozze».
«Amalfi, che un tempo era il fulcro della Costiera Amalfitana per il commercio, è ora più conosciuta per la raccapricciante commedia del 17esimo secolo di John Webster, La duchessa di Malfi. Puoi passeggiare per le strade secondarie e le scale a tuo piacimento, ma il vero punto forte è l'affascinante Museo della carta, ospitato in una cartiera del 13esimo secolo, la più antica d'Europa. Faranno girare tutte le vecchie macchine per te e ti permetteranno di provare a fare la carta come facevano gli italiani medievali», spiega la Hancock in merito alla città Capofila della Costiera.
Ultima tappa quella a Furore, che - scrive l'autrice - vale la pena visitare per i panorami mozzafiato e il vino pregiato della Cantina Marisa Cuomo. «Arroccati a 500 metri sul livello del mare, le vigne di Marisa da Cuomo coltivano radici poco profonde nel terreno per produrre piccole ma intense uve aromatizzate, alcune delle quali crescono solo in Costiera Amalfitana. Un giro intorno alla cantina mostra ciò che è possibile in un piccolo spazio. Da non perdere il pranzo all'Hostaria di Bacco dopo il tour. Non c'è niente di più idilliaco di stare seduti su una terrazza a gustare l'acclamato "Fiorduva" mentre si osservano gli yacht che passano al sole».
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