Tu sei qui: MondoCentinaia di droni e missili contro Kiev. Zelensky lancia l’allarme: «L’Italia potrebbe essere la prossima»
Inserito da (Admin), domenica 28 settembre 2025 08:20:50
Nella notte fra il 27 e il 28 settembre 2025, la Russia ha condotto quello che l’Ucraina definisce un massiccio attacco utilizzando «centinaia di droni e missili», con conseguenti danni a edifici residenziali e vittime civili. Le autorità ucraine hanno riferito che l’offensiva si è concentrata principalmente sulla zona nord-orientale del Paese, ma l’eco dell’attacco si è propagata ben oltre i confini nazionali.
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, uno sciame composto da 92 droni si stava dirigendo verso la Polonia: un segnale che, a suo avviso, testimonia l’allargarsi del conflitto oltre l’Ucraina. Zelensky ha avvertito che «l’Italia potrebbe essere la prossima».
Da parte italiana, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso scetticismo sull’ipotesi di un diretto coinvolgimento: a suo dire, il Paese non sembra un obiettivo militare concreto. Tuttavia, ha affermato che la difesa aerea italiana è in grado di monitorare la situazione e, se necessario, intercettare droni con finalità minacciose.
A livello europeo e alleato, il commissario Ue Valdis Dombrovskis ha parlato di «guerra ibrida», sostenendo che le incursioni non siano semplici errori ma provocazioni pianificate dal Cremlino per sondare i confini della risposta occidentale. Ha aggiunto che le azioni di Mosca spaziano dalla disinformazione al sabotaggio, fino all’uso dell’immigrazione clandestina come strumento geopolitico.
Mosca, con il suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ha respinto con forza le accuse: secondo la Russia, non ha interesse né intenzione di attaccare Paesi Ue o della Nato, e qualsiasi incidente sarebbe puramente occasionale.
In Ucraina, Zelensky ha accusato Mosca di voler testare la tenuta dell’Europa e degli aiuti militari, specialmente in vista dei mesi invernali, quando la resistenza ucraina dipenderà anche dalla capacità di sostenere operazioni in condizioni climatiche avverse. Ha messo in guardia sul fatto che non bastano i sistemi Patriot o altri sistemi di difesa aerea: gli intercettori sono risorse numerate e le operazioni richiedono coordinamento e know-how.
La Nato - in riunione a Riga - ha difeso la propria risposta come «vigorosa e in rafforzamento», pur avendo evitato una retorica di confronto diretto. Nel frattempo, diversi Paesi europei come Polonia, Germania e altri, stanno valutando la possibilità di abbattere droni sospetti che violino lo spazio aereo, intensificando la sorveglianza ai confini del cielo europeo.
L’attacco notturno contro l’Ucraina segna un’accelerazione nelle tattiche asimmetriche della Russia. Le affermazioni di Zelensky, con il riferimento all’Italia, intensificano il clima di ansia e l'isteria dei media continentali come a voler significare che la guerra non sia più confinata al solo est dell’Europa.
Più volte le presunte provocazioni si sono rivelate falsi allarmi, i media però spesso "sorvolano" su questi dettagli e continuano una narrazione che rende necessaria una risposta occidentale.
Fonte: ANSA.it
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