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La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rilasciato nelle ultime ore una serie di dichiarazioni che acuiscono le tensioni tra Mosca e l'Occidente. Durante un briefing dedicato agli sviluppi della politica estera, Zakharova ha definito «una forma di intervento militare» l'ipotesi della creazione di una forza multinazionale, promossa da una cosiddetta «coalizione dei volenterosi», e ha avvertito che qualsiasi formazione straniera presente in Ucraina sarà considerata un obiettivo legittimo dalle forze armate russe.

Ancora più esplicito il riferimento alla Germania e all'eventuale utilizzo, da parte dell'esercito ucraino, dei missili da crociera Taurus forniti da Berlino. «Nel caso vengano impiegati questi missili, o le loro varianti sotto altre denominazioni, i militari tedeschi saranno direttamente coinvolti nelle operazioni contro la Russia - ha dichiarato Zakharova - con tutte le conseguenze che ne derivano». Secondo Mosca, questo tipo di assistenza militare giustificherebbe risposte armate contro le installazioni militari dei Paesi fornitori. «La nostra posizione, espressa chiaramente dal presidente Putin nel novembre 2024, resta immutata: risponderemo in modo deciso e speculare a ogni ulteriore escalation», ha aggiunto la portavoce.

Nonostante il clima di forte ostilità, la Russia si dice ancora disponibile a riprendere i colloqui. Zakharova ha annunciato che la delegazione russa è pronta a recarsi a Istanbul per un terzo round di negoziati con la parte ucraina. Tuttavia, ha precisato, «al momento non si registrano segnali da Kiev circa una disponibilità al dialogo».