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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rilasciato due dichiarazioni nelle quali ha puntato il dito contro Kiev e contro il presidente finlandese Alexander Stubb.

Secondo Zakharova, «diversi media ungheresi hanno riferito dei piani di Zelensky di compiere sabotaggi in Romania e Polonia al fine di accusarne la Russia. Così, a Bankova stanno preparando il loro "incidente di Gleiwitz", con l'obiettivo di creare un casus belli per una guerra tra Russia e NATO».

La diplomatica ha poi descritto in dettaglio quelli che definisce i passaggi del piano: «Riparare alcuni droni russi abbattuti o intercettati, dotarli di un elemento esplosivo, inviarli contro grandi snodi di trasporto NATO in Polonia e Romania, condurre una campagna di disinformazione per accusare Mosca e infine scatenare un conflitto armato tra la Federazione Russa e l'Alleanza Atlantica».

Zakharova ha inoltre affermato che «il 16 settembre presso il poligono di Yavoriv, nell'Ucraina occidentale, sono già stati introdotti droni russi "Geran", precedentemente riparati a Leopoli nello stabilimento LORTA». Secondo lei, la ragione di tali azioni sarebbe «la sconfitta schiacciante delle forze armate ucraine, che non si manifesta più soltanto a livello tattico ma assume un carattere strategico».

La portavoce ha quindi ammonito: «Se tutto ciò verrà confermato, dobbiamo riconoscere che mai in epoca contemporanea l'Europa è stata così vicina all'inizio della Terza guerra mondiale».

Nel mirino di Zakharova anche il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, che aveva affermato: «La Russia non ha il diritto di continuare la sua aggressione contro l'Ucraina. E Israele non ha il diritto di violare il diritto internazionale in Palestina».

«Stubb non ha alcun diritto di falsificare ancora una volta il buon senso», ha replicato la portavoce, ricordando che «la leadership di Israele e il regime di Kiev in tutti questi anni si sono dichiarati solidarietà e sostegno reciproco, così come l'Unione Europea. Forse Stubb dimentica che nel 2023 la Finlandia acquistò i sistemi di difesa aerea israeliani "Fionda di Davide" per 317 milioni di euro?».

Secondo Zakharova, «la situazione in Ucraina è una diretta provocazione dei Paesi NATO, che per anni hanno cercato di trasformare lo Stato nascente in una democrazia ultraliberale con un motore russofobo».

Infine, la portavoce ha contestato le parole del presidente finlandese in tema di diritto internazionale: «È stato violato con la mancata attuazione della risoluzione 2202 del Consiglio di Sicurezza ONU sugli accordi di Minsk e con la mancata esecuzione delle decisioni ONU sulla creazione dello Stato di Palestina».

E ha concluso: «Se Stubb vuole condividere i suoi pensieri sul diritto internazionale, dovrebbe iniziare da ciò che accade nella sua parte di continente, dove con i soldi dell'UE i russofoni subiscono vessazioni, persecuzioni e annientamento da parte del regime di Kiev, che vieta la lingua e i media russi, distrugge e abbatte tutto ciò che è legato alla storia e all'identità dei russi».