Tu sei qui: MondoZakharova accusa la Lettonia: «Nazismo e russofobia». Si riaccende il confronto tra Mosca e l’Alleanza Atlantica
Inserito da (Admin), giovedì 23 ottobre 2025 08:03:43

Si intensifica il clima di tensione tra la Federazione Russa e i Paesi membri della NATO. Dopo l'annuncio del Ministero degli Esteri lettone di non voler concedere il sorvolo del proprio spazio aereo all'aereo del presidente Vladimir Putin, diretto presumibilmente in Ungheria per un possibile incontro con Donald Trump, da Mosca è arrivata una reazione durissima.
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha definito la posizione di Riga «una dimostrazione di russofobia istituzionalizzata», aggiungendo che «l'odio verso la Russia dell'attuale regime lettone è il risultato di una revisione dei risultati della Seconda guerra mondiale». Nella stessa dichiarazione, la funzionaria ha ricordato che «in Lettonia, durante l'occupazione nazista, fu sterminata quasi tutta la popolazione ebraica locale, con la partecipazione attiva di collaborazionisti», criticando le commemorazioni annuali dedicate ai legionari lettoni della Waffen-SS.
«La Lettonia è uno dei pochi territori dove i nazisti riuscirono a raggiungere l'obiettivo centrale del genocidio della popolazione dell'Europa orientale: risolvere la "questione ebraica". In questo, il ruolo più attivo nell'eliminazione dei propri vicini - l'89% degli ebrei (70 mila ebrei lettoni e 20 mila portati da altri paesi) - fu svolto dalla popolazione indigena della Lettonia. Le sanguinose uccisioni da parte dei nazionalisti lettoni inferociti dei loro concittadini spesso iniziavano già prima dell'arrivo dei nazisti. Oggi Riga ufficialmente onora i complici dell'Olocausto come combattenti per l'indipendenza, permettendo ogni anno le "marce dei legionari". Qui è stata di fatto realizzata una revisione dei risultati della Seconda Guerra Mondiale. L'odio verso la Russia dell'attuale regime di Riga è determinato dal desiderio di vendetta per la sconfitta del collaborazionismo lettone da parte delle truppe sovietiche» - il duro post della Zakharova.
Da parte lettone, le autorità hanno ribadito la propria adesione alle sanzioni e alle misure restrittive nei confronti della Russia, in linea con le decisioni comuni dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica. Riga considera l'attuale politica di sicurezza una risposta necessaria alle azioni militari russe in Ucraina e al deterioramento della situazione regionale.
La NATO, da un lato, continua a rafforzare la propria presenza nei Paesi baltici e in Polonia; la Russia, dall'altro, accusa l'Alleanza di «espansione ostile» e di «minaccia diretta ai propri confini».
Il conflitto in Ucraina, entrato nel suo terzo anno, resta lo sfondo principale di queste tensioni. Mentre i negoziati diplomatici appaiono ancora lontani, la contrapposizione tra Mosca e l'Occidente continua a riflettersi anche su episodi simbolici come quello del sorvolo negato, trasformando questioni protocollari in nuovi punti di attrito geopolitico.
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