MotoriUe, auto endotermiche rimarranno dopo il 2035 ma solo con e-fuel

ue, bruxelles, auto, 2035, e-fuels

Ue, auto endotermiche rimarranno dopo il 2035 ma solo con e-fuel

Bruxelles incassa via libera di Berlino per la ratifica accordo. Vicepremier Spagna: "Germania scorretta"

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 28 marzo 2023 18:38:51

Scongiurato l'addio definitivo entro il 2035 a tutte le auto endotermiche con un compromesso raggiunto tra l'Unione Europea e la Germania (che in un primo momento aveva fatto fronte comune con l'Italia).

Oggi è arrivato così il via libera dalla Germania alla ratifica perché Bruxelles ha inserito gli e-fuel così come richiesto da Berlino evitare lo stop definitivo - senza se e senza ma - alle auto endotermiche dopo il 2035.

L'Italia si è astenuta durante il voto per la ratifica e a spiegare la scelta di Roma è il ministro della Sicurezza energetica del governo, Gilberto Fratin:

"L'Italia si è astenuta" nel voto sul regolamento Ue sulle emissioni degli autoveicoli, perché ha apprezzato il cambiamento di direzione della Commissione nell'accogliere la possibilità di immatricolare anche motori endotermici dopo il2035, non più solo elettrici".

E anche per "l'apertura che c'è stata, da parte della Commissione e del Consiglio per una valutazione sulla neutralità tecnologica, che potrà esserci e potrà essere dimostrata anche in relazione ai biocarburanti, in una valutazione anche prima del 2026, per poter approfondire già nei prossimi mesi".

Mentre l'Unione europea incassa il via libera di Berlino c'è la Spagna con la vicepremier e ministra dell'Ambiente spagnola, Teresa Ribera che a margine del Consiglio Energia a Bruxelles ha 'bacchettato' la Germania:

"Non penso che gli e-fuel avranno successo. Secondo le valutazioni fatte in questi giorni, sono troppo costosi per essere la risposta giusta per un cittadino europeo medio e la richiesta di Berlino è probabilmente legata a domande molto specifiche e a quantità molto limitate".

Bloccare all'ultimi minuto il regolamento sullo stop ai motori termici nel 2035, già approvato dal Parlamento europeo e dagli Stati membri, "non è stata una bella mossa da parte della Germania e spero che nessuno lo prenda come un precedente, perché potrebbe portare a delle difficoltà in Ue", ha evidenziato la ministra, secondo la quale "l'approccio" usato da Berlino, "insieme all'Italia e alla Polonia", che avevano formato "una minoranza di blocco", "non è corretto".
"La cosa buona - ha aggiunto - è che la Commissione europea abbia trovato un modo per accogliere questa richiesta della Germania senza mettere a repentaglio la sostanza e l'importanza dell'accordo".

Sul fatto che la partita non sia ancora chiusa c'è anche il parere di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy:

"Solo grazie all'Italia è stato possibile riaprire nell'UE un dialogo non ideologico sulla neutralità tecnologica, quando sembrava tutto scontato. Il nostro Paese, attraverso il proprio approccio pragmatico, ha imposto la riapertura della trattativa che ha consentito di raggiungere un primo significativo obiettivo, con la previsione di contemplare l'e-fuel tra i carburanti ammessi".

Il ministro ha proseguito:

"Questa decisione porta con sé una certezza: il motore endotermico sopravvivrà, accanto a quello elettrico, anche dopo il2035, elemento questo importante per programmare gli investimenti delle imprese.
L'endotermico è il traino dell'intera filiera dell'automotive italiano, asse portante della nostra industria che ci rende leader del settore: basti pensare che il nostro Paese è il primo esportatore per componentistica in Germania. Si tratta inoltre - prosegue - di una tecnologia che può utilizzare diverse tipologie di carburanti, tra cui il biocombustibile, ove la scienza dimostrasse che è a impatto zero e su cui nel 2026, con la clausola di revisione, potremo valutare con maggiore consapevolezza i progressi compiuti in tal senso".

 

Fonte foto: Foto diJohn HowarddaPixabay e Foto diriza aprildaPixabay

Galleria Fotografica