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E' un giorno triste per la ristorazione campana. Si è spento nelle scorse ore lo chef-architetto Raffaele Vitale. Aveva 69 anni e da tempo lottava contro una malattia che, alla fine, non gli ha lasciato scampo.

Considerato uno dei grandi chef della cucina campana, Vitale ha lasciato un segno indelebile nella cucina della nostra regione, legando il suo nome a locali di successo come Terrasanta a Nocera Superiore, Casa del Nonno 13 a Mercato San Severino (con la quale conquistò la stella Michelin) e Casamare a Salerno.

Ha saputo coniugare tradizione e innovazione culinaria, reinterpretando ricette della povertà postbellica per un pubblico moderno.

Per molti è stato un maestro, una fonte di ispirazione ed un amico.

"Ciao Raffaele Vitale, il Maestro dei Maestri in cucina e non solo", scrive il pizzaiolo Gino Sorbillo.

"Raffaele Vitale non è più tra noi, questa è la vita, la condizione per venire al mondo è andare via. Dopo la mia prima volta a Casa del Nonno 13 ho capito che era un posto che non faceva solo buona cucina, ma Cultura (con la C maiuscola) gastronomica di territorio. Un posto che ho frequentato molto fin quando c'è stato Raffaele, perché ogni volta mi faceva conoscere un prodotto o un produttore nuovo, un posto dove avevo la possibilità di crescere dal punto di vista gastronomico. Architetto, curioso del cibo, amante delle tradizioni. In foto una delle mie più grandi folgorazioni gastronomiche di sempre, lo spaghetto con il San Marzano di Raffaele e il pentolino a parte con extra pomodoro da versare sugli spaghetti a piacere. Ciao Rafè che la terra ti sia lieve", è il messaggio di cordoglio Albert Sapere, ideatore di 50 Top Pizza.

"Una parte del mio cuore oggi se ne va con te. Mi hai insegnato ad amare la mia terra, mi hai dato un anima", scrive invece chef Michele De Blasio.