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«La mascherina che vi è stata consegnata da parte dell'amministrazione comunale, come potete osservare in foto, realizzata in modo artigianale, è priva di ogni requisito di sicurezza e igienico, quindi fuorilegge. Addirittura, è stata consegnata a mani nude, senza protezione di guanti e senza sigillo». A dirlo è il consigliere di minoranza atranese Andrea Cretella, che il 25 aprile scorso ha caricato una foto della mascherina ricevuta a corredo di un lungo post su Facebook.

A sostegno della sua tesi, parla di sequestri in tutta Italia di mascherine non a norma da parte delle Forze dell'Ordine e aggiunge: «Se il sindaco tenesse davvero alla vostra salute, avrebbe acquistato 300 mascherine omologate e idonee, e poi ne avrebbe fatta consegnare una per nucleo familiare, così come hanno fatto altri sindaci capaci e responsabili...».

La replica del sindaco di Atrani Luciano De Rosa Laderchi non si è fatta attendere. «Ma dove vive il nostro caro consigliere Cretella? Ha avuto modo di seguire (come hanno fatto la maggior parte dei cittadini) i dibattiti, le discussioni, le normative recentissime sulla questione mascherine? Lo sanno pure i bambini che, ancora oggi, la quasi totalità delle mascherine in uso ai cittadini (non solo di Atrani) non costituiscono dispositivo medico né tantomeno dispositivo di protezione individuale. Ma da qui all'essere pericolose ce ne vuole! Questo tipo di mascherine, (ribadisco: come quasi tutti sanno) non funziona da protezione per chi la indossa, ma serve soltanto per evitare che qualche gocciolina di saliva possa partire da bocca o naso e finire là dove non deve finire».