PoliticaBerlusconi, aperto il testamento davanti a due testimoni

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Berlusconi, aperto il testamento davanti a due testimoni

Presenti anche gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, in 'rappresentanza' dei figli, collegati da remoto. Parole d'ordine: continuità nelle aziende e nella famiglia

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 5 luglio 2023 21:37:48

Oggi era il giorno dell'apertura del testamento di Silvio Berlusconi: le sue ultime volontà sono state rese note davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, in 'rappresentanza' dei figli, collegati da remoto.

Fininvest, che controlla il gruppo televisivo e Mondadori, oltre a una ricca quota del 30% di Banca Mediolanum, resta sempre saldamente in mano alla famiglia. E, da quanto si apprende, con la primogenita Marina che si avvia a un ruolo di guida.

Queste le indiscrezioni che emergono dallo studio del notaio milanese Arrigo Roveda, che ovviamente rifiuta ogni commento con i giornalisti, era in qualche modo già stato anticipato dall'amico di sempre di Silvio Berlusconi. Fedele Confalonieri.

Al centro concreto del testamento c'è ovviamente Fininvest: Le ultime volontà di Berlusconi riguardano comunque aspetti tra loro molto diversi.

Oltre tre miliardi tra società quotate, i grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d'arte e liquidità.

Ovviamente qualcosa spetterà anche alla compagna Marta Fascina, che dovrebbe continuare ad avere parte della residenza nella storica Villa San Martino di Arcore.

Nel grandissimo patrimonio immobiliare, secondo le indiscrezioni, la villa in Sardegna potrebbe essere uno dei beni sui quali i figli puntano meno e in possibile vendita in tempi brevi, così come la società calcistica del Monza, sulla quale sono già stati avviati i primi colloqui sia con Vaghelis Marinakis, l'imprenditore greco vicino al premier conservatore ellenico Mitsotakis, sia successivamente con fondi d'investimento statunitensi.

Intanto in Forza Italia si cerca il successore, un leader che vada al di là del traghettamento fino al 2024 e non si esclude che si possa trovare proprio nella famiglia del Cav.

Poche ore prima della riunione dei gruppi parlamentari alla Camera, arrivano le parole di Pier Silvio. Il secondogenito di Berlusconi assicura che non scenderà in politica, per ora. E poi aggiunge una considerazione sull'età che aveva il padre quando è sceso in campo, e cioè 58 anni, mentre lui ne ha ancora 54. Parole che alimentano suggestioni e progetti tra gli azzurri.

Antonio Tajani alla fine della riunione dei gruppi risponde che è importante per il partito avere la famiglia Berlusconi accanto, e che Pier Silvio "ha tempo, e se vuole scendere in campo ben lieti, è una scelta sua".

 

Fonte foto: Commons Wikimedia e Foto diangelo luca iannacconedaPixabay

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