Tu sei qui: PoliticaCamera approva all'unanimità legge su diritto oblio oncologico
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 3 agosto 2023 18:43:19
di Norman di Lieto
La Camera ha approvato all'unanimità la legge sul diritto all'oblio oncologico: una legge che potrebbe essere antesignana a livello europeo per porre fine alle discriminazioni che spesso gli ex malati oncologici - anche dopo aver superato la malattia a livello clinico - si vedevano negare venendo di fatto discriminati, accesso a mutui per acquistare casa, o per adozioni di minori, in quanto definiti 'clienti a rischio'.
Spesso le persone vengono costrette a dichiarare le neoplasie da cui sono state affette in passato.
Un vuoto normativo ha fatto sì che persone guarite vivessero con l'ansia addosso di uno stigma continuo, una colpa che non le faceva sentire normali, uguali a tutte le altre. Discriminazioni senza alcun fondamento medico e che finalmente oggi ci spingono a colmare questo vuoto".
Il capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera e componente della segreteria nazionale, Marco Furfaro, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo alla proposta di legge sull'oblio oncologico.
"In questa legislatura, il Pd ha presentato una proposta sull'oblio oncologico a mia prima firma. Altre colleghe e colleghi di altri partiti hanno fatto lo stesso.
Ringrazio di cuore le due relatrici, Maria Elena Boschi e Patrizia Marrocco, per aver costruito un clima collaborativo tra le forze politiche per arrivare a un testo condiviso. Lo dobbiamo a Laura, una ballerina che ha curato un tumore al seno e che potrà chiedere un mutuo per realizzare il sogno di aprire una scuola di danza. Lo dobbiamo a Francesco, guarito da un tumore alla tiroide, che insieme alla compagna potrà finalmente accedere alla strada dell'adozione. Per una volta possiamo dire che la politica ha dato un bello spettacolo. Perché oggi - approviamo una legge di civiltà che porrà fine a tante discriminazioni".
Anche l'Associazione medici oncologici con la loro Fondazione esprimo gratitudine alle relatrici, onorevoli Boschi e Marrocco per una legge sull'oblio oncologico che pone l'Italia all'avanguardia in Europa in questo senso.
Sono i vertici dell'Associazione Aiom, a dichiarare:
"Plaudiamo all'approvazione del disegno di legge sul diritto all'oblio oncologico da parte della Camera dei deputati. E' il primo passo fondamentale per la tutela di oltre un milione di persone in Italia, che hanno superato il tumore, ma continuano a essere considerate malate dalla società, con discriminazioni nell'accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e di assunzione sul lavoro. Ci auguriamo che quanto prima anche il Senato approvi la norma, perché si tratta di una battaglia di civiltà, che vede da molto tempo in prima linea pazienti, società scientifiche e istituzioni". Così i vertici di Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione Aiom, esprimendo in una nota "forte gratitudine nei confronti della Camera" per il via libera al Ddl "giunto in Aula con il consenso unanime della Commissione Affari sociali. Questa norma può porre il nostro Paese all'avanguardia in Europa nella tutela delle persone colpite dal cancro che hanno superato la malattia A differenza dei provvedimenti adottati in altri Paesi, il disegno di legge approvato dalla Camera prevede specifiche disposizioni che riguardano non solo la possibilità di accedere a servizi finanziari come mutui e assicurazioni, ma anche i contratti di lavoro e le adozioni. Dopo l'approvazione definitiva da parte del Senato, i guariti dal cancro non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare".
#iononsonoilmiotumore è l'hashtag con cui si è realizzata la prima guida sul tema e un portale web: dirittoallobliotumori.org.
Giordano Beretta, presidente di Fondazione Aiom, dichiara:
"Oggi, grazie all'innovazione tecnologica e agli importanti risultati della ricerca scientifica - sono 3,6 milioni le persone che vivono in Italia dopo una diagnosi di tumore. Oltre un milione può essere considerato guarito. Per questo è indispensabile permettere ai pazienti di godere di una vita libera e completa dopo la fine delle cure.
Il costante dialogo con le istituzioni sta finalmente portando a un importante risultato, cioè all'approvazione finale della legge. Dopo 10 anni dal termine delle cure per le neoplasie dell'adulto e dopo 5 per quelle dell'età pediatrica, i pazienti potranno essere ritenuti guariti non solo a livello clinico, ma anche per la società".
Maria Elena Boschi, relatrice del provvedimento sull'oblio oncologico, afferma:
"Oggi si conclude una prima importante tappa di un lavoro che viene da lontano, condiviso dentro e fuori dal Parlamento, che serve a dare una risposta concreta per la vita delle persone.
Ci sono oltre un milione di persone che sono guarite da una malattia oncologica per la scienza, eppure hanno un trattamento diverso quando devono chiedere un mutuo per comprare casa, un prestito per acquistare un'auto o addirittura se vogliono essere padre e madre chiedendo l'adozione di un bambino. Una vera e propria ingiustizia che la nostra legislazione ha tollerato. Ora abbiamo la possibilità di fare un passo in avanti. Questa legge per ciascuno di noi ha un nome e un volto, perché ogni famiglia ha fatto esperienza di una malattia oncologica. Una legge che è una speranza, che conferma che dalle malattie oncologiche si guarisce e che si può ricominciare una vita senza il peso di uno stato che sembra porre ostacoli".
Fonte foto: pagina Facebook Maria Elena Boschi
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