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Tu sei qui: PoliticaConte illustra Dpcm: restano zone e restrizioni ma «se calo dei contagi continua tutta Italia sarà gialla per Natale»
Scritto da (Maria Abate), giovedì 3 dicembre 2020 22:10:18
Ultimo aggiornamento giovedì 3 dicembre 2020 22:11:51
Stasera, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, le nuove misure per l'emergenza da Covid-19. Nell'illustrare il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore domani, 4 dicembre, il premier ha detto: «In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto nelle occasioni del Natale e Capodanno. La cautela è essenziale per proteggere i nostri cari, in particolare i più anziani».
«Se il calo dei contagi continua in questo modo per Natale tutte le regioni andranno in zona gialla - ha annunciato -. Ma la strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga e dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio e non essere meno violenta della prima e della seconda ondata. Se affrontassimo le festività natalizie con le misure attualmente in vigore nelle aree gialle, sarebbe inevitabile un'impennata dei contagi. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia».
Ci saranno ulteriori restrizioni nel periodo 21 dicembre 6 gennaio. Vietati tutti gli spostamenti tra Regioni anche per raggiungere le seconde case. A Natale, Santo Stefano e primo gennaio anche vietati gli spostamenti da un comune all'altro.
Tra le nuove restrizioni c'è poi la quarantena obbligatoria«per chi rientra dall'estero, anche per i turisti che arriveranno in Italia in questo periodo». Confermata la chiusura degli impianti sciistici fino al 6 gennaio e lo stop alle crociere dal 21 al 6, mentre per quanto riguarda gli alberghi la novità è che il 31 dicembre dalle 18 in poi sarà obbligatorio il servizio in camera.
Nessuna novità invece per bar e ristoranti: nelle zone gialle saranno sempre aperti a pranzo, «anche a Natale e Santo Stefano». Nelle zone rosse e arancioni resta garantito l'asporto. Anche per i negozi le regole sono invariate, l'unica restrizione riguarda i centri commerciali: a partire da domani e fino al 6 gennaio saranno chiusi in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi (a eccezione dei supermercati e di chi vende beni di prima necessità).
«Non vogliamo limitare lo shopping natalizio», ha chiarito il premier. Anzi, per incentivare i consumi il governo ha deciso di far partire in anticipo «il piano Italia cashless», cioè la possibilità di ottenere un rimborso del 10% delle spese fatte fino a fine anno (fino a un massimo di 150 euro) per chi paga con bancomat e carte di credito.
Un altro nodo affrontato da Conte è quello della scuola: l'esecutivo alla fine ha deciso di consentire il ritorno in classe dei ragazzi delle superiori a partire dal 7 gennaio (e non da metà dicembre, come avrebbe voluto parte della maggioranza).
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