Tu sei qui: PoliticaDe Magistris: "Si torni al controllo statale del gas e dell'energia elettrica"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 28 agosto 2022 15:36:29
Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e portavoce di Unione Popolare prende posizione sul caro energia:
"La guerra in Ucraina prosegue. E con essa l'aumento dei costi del gas e dell'energia elettrica che ricadranno sempre più pesantemente sui ceti medi e popolari.
In Europa si parla apertamente di razionamento dell'energia.
Siamo di fronte ad un libero mercato impazzito e fallimentare, incapace di contenere i costi dell'energia. E dinnanzi ad una politica europea che ha rinunciato al proprio ruolo nel momento in cui non è stata capace di lavorare per la pace. Unica condizione che possa garantire anche una stabilità per l'economia".
Mentre i leader politici cercano di trovare una soluzione comune anche tra i partiti che sono avversari nella campagna elettorale in atto, pensando ad un mandato pieno a Mario Draghi per risolvere la situazione, così come auspicato da Calenda prima e Salvini poi (ne abbiamo scritto qui), Luigi de Magistris dichiara:
"L'idea di chi applaude Draghi al Meeting di Rimini sarebbe quella di fare pagare alla maggioranza dei cittadini italiani i costi folli delle bollette senza muovere un dito, investire miliardi di soldi pubblici per salvare le aziende che gestiscono l'energia per poi restituirle al mercato una volta passata la tempesta.
Socializzare le perdite e privatizzare i profitti. Per noi di Unione Popolare questa è una prospettiva inaccettabile. La gestione neo-liberista delle energie ha fallito su tutti i fronti. È tempo di tornare ad un controllo statale del gas e dell'energia elettrica in modo da poter fissare un tetto ai prezzi, contenere i consumi, avviare una pianificazione utile a fare crescere l'impiego di energie rinnovabili. È ora di riconoscere che la contrapposizione bellicista che alimenta il conflitto in Ucraina è un errore inaccettabile. E di impiegare tutte le nostre energie per un accordo di pace. È ora di scuoterci dal torpore e dalla rassegnazione in cui hanno tentato di cacciarci a forza per tornare ad essere artefici del nostro destino".
Fonte foto: Flickr e Commons Wikimedia
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