Tu sei qui: PoliticaElezioni anticipate: centrodestra in vantaggio, centrosinistra studia le coalizioni per darsi una possibilità
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 23 luglio 2022 12:26:13
Il centrodestra - in netto vantaggio alle elezioni con il 46,6% dei consensi - deve ancora decidere con quale modalità definire il proprio candidato premier.
«Ogni partito, dentro la coalizione, correrà per sé, non avremo bisogno di annunciare subito un candidato premier comune. Esattamente come accadde nel 2018».
Lo ha detto il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, intervistato da La Repubblica, parlando delle prossime elezioni. Questione principale è «che prima occorra rafforzare la coalizione. Poi si vedrà chi alzerà la coppa». Del resto il regolamento interno, seppure non scritto, prevede da sempre che chi prende più voti, viene sostenuto come possibile premier.
Due gli scenari: «Uno è quello che vede un partito nettamente davanti agli alleati, come accaduto in passato. Un altro quello che presenta tre partiti non distanti».
La presidente di FdI, Giorgia Meloni, però, difficilmente cederà sulla premiership: Fratelli d'Italia si conferma primo partito in Italia con il 23,8%. «Sono passati 5 anni dal congresso di Trieste. Da quel giorno ci hanno dati per vinti, per spacciati, più volte. Eppure eccoci qua: pronti come non mai per dare futuro e speranza alla nostra Nazione», ha detto.
Nel frattempo, Matteo Salvini aprirà per primo la campagna elettorale del Carroccio: lo farà questa sera a Domodossola. Via Twitter ha lanciato un messaggio agli alleati: «Il prossimo premier? Finalmente lo sceglieranno gli italiani: chi prenderà un voto in più avrà l'onore e l'onere di indicare il nome».
Dal canto suo, a 85 anni, Silvio Berlusconi coltiverà il sogno di tornare al Senato, dopo la 'cacciata' del 2013 per effetto dell'interdizione dai pubblici uffici prevista dalla legge Severino.
E se la vittoria del centrodestra sembra ormai scontata, il centrosinistra sta studiando le proprie possibilità. Enrico Letta aveva detto in diretta televisiva, riferendosi a PD e M5s, che sarebbe stato «difficile che le nostre strade si possano rincrociare».
Al momento la strada più probabile è il Partito democratico con vocazione maggioritaria, al centro di una coalizione con alleati ben selezionati. Il PD da una parte guarda a una sinistra con una vocazione ecologista e il mondo dei verdi, dall'altra a un'alleanza con le forze di centro.
Il Movimento 5 Stelle sembra essere rimasto da solo. Nell'area progressista - alla quale, Giuseppe Conte ha ribadito, appartiene il suo partito - non c'è praticamente nessuno vicino ai grillini.
Bisogna darsi da fare: le elezioni del 25 settembre sono imminenti e i tempi per presentare simboli e liste sono quanto mai contingentati.
(Foto di copertina: Matteo Salvini - Foto nel testo: Enrico Letta)
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