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Non si fermano le proteste in Israele contro la riforma della giustizia voluta dal governo a guida Netanyahu che ha visto dilagare le manifestazioni nel Paese per quella che viene considerata una riforma che andrebbe a minare finanche le libertà individuali degli stessi cittadini israeliani.

Una protesta che si allarga anche alle forze armate e che preoccupa il capo di stato maggiore e il comandante di aviazione.

Recenti episodi di protesta nelle forze armate "minano uno dei pilastri fondamentali della esistenza di Israele, ossia la compattezza dei suoi ranghi di fronte al nemico" così ha affermato il premier Benjamin Netanyahu all'indomani della clamorosa protesta contro la riforma giudiziaria intrapresa dal suo governo lanciata da decine di piloti riservisti di un'unità scelta dell'aviazione che si sono rifiutati di partecipare ai loro obblighi di addestramento.

Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, avrà degli incontri tra domani e dopodomani con le truppe alla luce del malumore dilagante proprio tra i riservisti:
migliaia di loro, appartenenti a diverse forze armate tra cui unità d'élite hanno minacciato di non presentarsi per protesta contro la controversa riforma della giustizia promossa proprio dal governo israeliano.

Il capo di Stato maggiore ha avvertito che una simile protesta colpisce al cuore Israele, minacciando di metterne a rischio la capacità di difendersi.

Fonte foto: Commons Wikimedia e Foto diRobert WaghorndaPixabay