Tu sei qui: PoliticaLondra, Meloni sul Def: "Ora risolvere"
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 27 aprile 2023 22:53:39
di Norman di Lieto
Giorgia Meloni è a Londra e vorrebbe godersi la giornata positiva trascorsa a Londra dove ha firmato il memorandum tra Italia e Gran Bretagna che era stato cercato da due governi e mai concluso, eppure grazie all'ottimo feeling testimoniato dalle tre ore con il primo ministro Rishi Sunak su tutto, a partire dai migranti, prima a Downing Street e poi a Westminster.
Invece per Giorgia Meloni il primo giorno della visita a Londra resterà quello della debacle della sua maggioranza sul Def.
Ma che cos'è successo a Roma?
Troppi impegni o malati: diverse le 'giustificazioni' che di solito vengono accampate da chi non partecipa a votazioni che comportano passi falsi pesanti per le maggioranza di governo.
E' ciò che è successo oggi alla Camera, dove il centrodestra, a sorpresa, è inciampato sullo scostamento di bilancio, mettendo in forte imbarazzo palazzo Chigi e la sua premier Giorgia Meloni su un tema delicato come il Def.
Incredibile a dirsi, a mancare sono pesate proprio le assenze tra le fila della maggioranza: ben 45 deputati dei 4 gruppi:
14 di Fdi altrettanti di Forza Italia, 15 della Lega e 2 di Noi Moderati.
Esclusi quelli in missione, di solito con una 'giustificazione ufficiale', tutti gli altri sono andati sotto processo con conseguente e inevitabili polemiche sulla tenuta della coalizione nei passaggi clou in Parlamento.
Giorgia Meloni è irritata e davanti ai cronisti che l'attendono a Londra dopo la prima giornata di visita ufficiale, appare assai dispiaciuta.
"Sono incidenti di percorso che ho visto tante volte" cerca di arginare l'accaduto la premier.
L'irritazione è forte nella maggioranza:
"Una brutta figura", per un "eccesso di sicurezza", il pensiero diMeloni, secondo cui "tutti vanno richiamati alle loro responsabilità. Credo che si debba fare una valutazione ulteriore, e concentrare l'attenzione sui parlamentari in missione, su chi ha un doppio incarico".
Dopo questo incidente vuole "organizzare meglio tutta la filiera", serve più comunicazione "tra di noi, con i capi delegazione, con i capigruppo, perché tutti devono essere coinvolti. Io ho in testa un calendario di riforme chiaro e abbastanza serrato, e credo che sia un lavoro su cui vanno coinvolti tutti quanti e mi prendo io la responsabilità di farlo. Sto già organizzando".
Che sia "sciatteria" o la "prova conclamata delle divisioni della maggioranza", si "dimostra la totale inadeguatezza di questo Governo e di questa maggioranza", l'attacco di Schlein.
"Impreparazione e irresponsabilità politica", dicono dal Terzo polo. "Il frutto di questa incapacità lo pagheremo noi", avverte Giuseppe Conte, mentre il centrodestra corre ai ripari. Nella capigruppo della Camera chiede la ripetizione del voto.
Soluzione irrituale. Dai vertici arriva l'input a rispettare la richiesta del Colle a fare presto, chiudendo la vicenda nel rispetto dei regolamenti parlamentari, che sono chiarissimi.
Tutto quindi da rifare, con un nuovo passaggio in Cdm, convocato a stretto giro.
Riunione di 5 minuti: il Def non cambia, si approva una nuova Relazione al Parlamento con saldi di finanza pubblica confermati, che sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il 1° maggio.
"Manterremo il nostro impegno" dice da Londra la premier: "È il giorno della festa dei lavoratori e vogliamo un segnale sul mondo del lavoro. Abbiamo convocato anche i sindacati per domenica sera, mi dispiace ma questi erano i tempi. Tutto è organizzato, confido di potermela cavare".
Fonte foto: pagina Facebook Giorgia Meloni e Commons Wikimedia
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